Abbiamo ospitato il Sen Giuseppe Lumìa, di Termini Imerese, classe 1960, del Partito Democratico.
Da sempre impegnato nel settore cooperativo, è stato responsabile nazionale del Centro Nazionale per lo Sviluppo della Cooperazione e dell'Autogestione. Vice Presidente Nazionale del FUCI, Federazione Nazionale Universitaria Cattolica Italiana; Presidente del Movimento del Volontariato Italiano. Ma la cosa che ha fatto da feel rouge nella sua carriera sociale e politica è stata la promozione della Costituente della Strada, a livello nazionale.
Interessandosi di volontariato ha sempre sentito fortemente il legame con i diretti interessati, gli operatori e la gente vera che anima il territorio.
Gli abbiamo chiesto se la Sicilia, da sempre Isola dichiaratamente di destra, è pronta secondo lui, a schierarsi con il PD, se il suo partito è in grado di essere un efficace controcanto. Il Senatore ha ammesso i numerosi errori che il suo partito ha fatto e ci ha elencato una serie di ragioni per cui adesso, con un duro lavoro, il "rigore" ed un serio esame di coscienza, questo momento di successione potrebbe essere arrivato.
Dal 1996 Lumìa ha assunto molti incarichi nella Commissione Parlamentare Antimafia, dal 2000 al 2001 ne è stato anche Presidente. Attualmente è un membro molto attivo. E' sua l'interrogazione parlamentare, che a seguito della denuncia delle due Associazioni antimafia "Rita Atria" di Milazzo e "Città Aperta" di Barcellona Pozzo di Gotto, ha imposto gli accertamenti mirati nell'ambito della gestione amministrativa del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, per verificarne l'eventuale esistenza di forme di condizionamento della criminalità organizzata. 90 giorni e poi probabilmente il Comune verrà sciolto per mafia, con un decreto del ministro Annamaria Cancellieri e del Prefetto F.sco Alecci. Oggetto dell'interrogazione: il piano di un mega parco commerciale in Contrada Siena di 18,4 ettari, un'area agricola trasformata per l'occasione in area ricca d'infrastrutture di ogni genere.
Il Senatore Lumìa ci ha elencato le innumerevoli ragioni che lo preoccupano, non solo su Barcellona, ma anche riferendosi ai paesi circostanti, come Mazzarrà S.Andrea, Furnari, Terme Vigliatore, anch'essi ad altissima densità mafiosa, dove notissime famiglie hanno già ricevuto provvedimenti di sequestro di beni.
Il Senatore, che negli anni passati è stato oggetto di pesanti minacce di morte da parte di Bernardo Provenzano, si è battuto e continua a battersi perchè uno strumento fondamentale per la lotta alla mafia, istituito da Giovanni Falcone, come la DIA, non venisse soppresso e tutt'ora non corra questo rischio, che tempo fa pare stesse subendo tagli, smembramenti, fino a giungere ad una sua scomparsa certa.
Abbiamo ricevuto dal Senatore il suo parere riguardo alla protesta dei Forconi che è ancora nelle cronache attuali.
Non potevamo non chiedergli del suo sostegno alla candidatura a Sindaco di Fabrizio Ferrandelli, facendo leva sul duro confronto che forse preoccupa i dinosauri della città, Certamente il futuro Sindaco di Palermo avrà nelle mani un'enorme patata bollente, una città bellissima ma distrutta, povera, con problemi gravissimi da risolvere.
Ma il Senatore si è detto ottimista.
Vanessa Seffer
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