Il processo della digitalizzazione, da almeno un decennio, è in forte incremento. Questo sta completamente cambiando quelli che sono i comportamenti nel quotidiano del consumatore, ma anche l'idea di business delle aziende.
Se l'Italia era fino a qualche tempo era uno dei fanalini di coda di questo processo di digitalizzazione, negli ultimi anni ha avuto una grandissima accelerata. Inizialmente la digitalizzazione era vista con sospetto soprattutto dei più tradizionalisti; si è poi capito che, gestendola in maniera appropriata, diventa un vantaggio per avere dei servizi a portata di mano laddove non siano presenti fisicamente o semplicemente per avere un'offerta maggiore anche dove possa essere presente. Spieghiamoci meglio. Un esempio è la classica lezione di inglese. Può oggi essere effettuata con una persona fisicamente, può essere effettuata in una scuola e può essere effettuata con un tutor online specializzato in inglese. La digitalizzazione da quindi una terza opzione in più che non necessariamente si va a sostituire, ma si va a sommare alle opzioni già possibili.
L’incidenza della digitalizzazione e la banda larga
Tutto questo ha cambiato gli usi e costumi di chi effettivamente ne trae il suo vantaggio sia a livello lavorativo e che propone i suoi servizi online ampliando la clientela, sia come consumatore privato, perché, dove non è presente il servizio, si ha invece una offerta analoga alle zone in cui il servizio c'è. Di fianco alla digitalizzazione, intesa come presenza capillare in rete, c'è anche la necessità di rafforzare l'infrastruttura con l'allargamento sul territorio della banda larga.
Se questa era una situazione ancora un po’ troppo ristretta negli ultimi anni, grazie ai fondi stanziati dalla Comunità Economica Europea si è riuscita a rafforzare la rete della banda larga. Uno degli esempi virtuosi resta ad oggi la Sicilia.
La scalata della Sicilia alla digitalizzazione
(Immagine PIXI.org)
Già quattro anni fa con il governo Musumeci è incominciata la realizzazione della banda larga su tutto il territorio, che ha quindi avvicinato anche le zone più remote a una possibilità di digitalizzazione maggiore.
Arrivati a febbraio 2022 lo stato di avanzamento, sul progetto proposto alle Comunità Economica Europea in Sicilia, era del 93%: questa è la percentuale più alta di tutte le regioni europee che hanno aderito. Per stare alle classifiche, la seconda in Italia che segue la Sicilia e l’Abruzzo, con il 60% nella realizzazione del progetto.
La Sicilia ha ora la possibilità di diventare una regione digitalizzata fra le prime in Europa. Grazie ad una rete di banda larga anche le piccole medie aziende ne traggono vantaggio. Infatti, possono potenziare la loro presenza, contando anche sulla velocità. La ricchezza delle PMI in Italia viene enfatizzata dalla presenza in rete. Infatti, con i siti web e con la possibilità di ampliare il proprio commercio, sia di servizi che di prodotti, anche su grandi piattaforme, si hanno maggiori opportunità e possibilità.
Il digitale porta quindi maggiori opportunità proprio perché crea contatti su un numero maggiore di potenziali clienti e questo implica, come si direbbe a livello informatico, una maggiore potenzialità nelle conversioni.
La nuova visione delle PMI sulla digitalizzazione
Abbiamo poi visto che le PMI si sono rese conto dell'importanza sia sulla presenza di web con il proprio sito, ma anche con i social, per poter avere una comunicazione diretta, veloce ed efficace con il loro consumatore e che sia anche personalizzata.
Il concetto di empatia nella promulgazione di servizi e di prodotti oggi è fondamentale e, sommandolo all'eccellenza dei prodotti che troviamo in Sicilia, come anche in altre zone d'Italia, è sicuramente una carta vincente perché la digitalizzazione diventi un canale, non un modo di essere per poter ampliare e creare maggiori opportunità.
Fonte Immagine: Pixabay
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