"Entro la fine del 2021, con la banda larga, copriremo il minimo necessario per far sì che in tutto il Paese si possa accedere alla rete, anche in un eventuale nuovo lockdown". Lo ha assicurato Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Tim, che nel weekend ha partecipato a distanza al convegno di Assisi sulla "Trasformazione dei mercati". "Saremo in grado quindi di garantire i servizi digitali praticamente a tutti, anche se con performance differenti", ha sottolineato Gubitosi.
Il manager ha ricordato poi i problemi riscontrati nei primi giorni di lockdown: "All'inizio della pandemia - ha detto l'ad - circa 7-8 milioni di persone non hanno avuto le stesse possibilità di utilizzare la rete come gli altri". Un problema che Gubitosi dice riguardare le cosiddette "aree bianche che sono diffuse da nord a sud del Paese, ma che siamo riusciti a coprire al 65% rispetto all'inizio del virus e contiamo di arrivare a 3/4 del territorio a fine anno". L'ad di Tim ha parlato anche di Recovery fund, sottolineando come sia "un'occasione unica per riprogettare il Paese".
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