È in corso a Montelepre, in provincia di Palermo, la personale pittorica di Claudia Oliveri.
Esposte negli spazi della Torre Ventimiglia, le opere – dodici in tutto – raccontano il talento e la creatività della giovane artista palermitana, classe 1985, rinomata e apprezzata per la straordinaria capacità di dipingere drappeggi che avvolgono con estrema grazia monumenti e corpi, anche in forma astratta.
Tratto distintivo della produzione artistica di Claudia Oliveri, i drappeggi si configurano quali emblemi dell’identità femminile, a tratti celata o nascosta parzialmente, talvolta abbracciata e stropicciata.
Il vernissage ha visto l’intervento, tra gli altri, dal critico d’arte Massimiliano Reggiani, che ha recensito le opere dell’artista.
Empatica, sensibile e attenta alle dinamiche sociali, Claudia Oliveri è, da sempre, una convinta sostenitrice dell’opportunità di utilizzare il mezzo artistico per dare sollievo a chi soffre: è solita, infatti, devolvere parte del ricavato delle opere vendute a cause umanitarie, con particolare attenzione rivolta al mondo dell’infanzia e della disabilità.
Non a caso, in occasione dell’opening della personale, che vede quale fotografo ufficiale Ignazio Lucchese, sono intervenuti Salvatore Ferranti e Giuseppe Lucchese del Centro Ortopedico Ferranti del Gruppo Vivitop, con la lettura di alcune note critiche sull’artista.
Tra gli esempi più significativi del tratto filantropico di Claudia Oliveri, figura la collaborazione con il nosocomio pediatrico palermitano “Giovanni Di Cristina” che, negli spazi dedicati al Reparto Fibrosi Cistica, ospita una sua opera donata ai piccoli degenti.
Profondamente innamorata della pittura sin da bambina, ha scelto percorsi di studio e culturali coerenti con le proprie inclinazioni: nel 2002 si è diplomata maestra d’arte e due anni dopo ha conseguito la maturità artistica.
Dottoressa in Scienze dei Beni Culturali, nutre grande interesse per le tradizioni popolari.
Nel suo prestigioso curriculum denso di esperienze professionali e umane importanti, è particolarmente significativo il lavoro che ha realizzato in qualità di archivista e curatrice nella galleria del noto antiquario Antonello Governale a Palermo: un periodo in cui approccia l’arte fiamminga e i suoi protagonisti.
Dal 2005 al 2006 partecipa alla rassegna di artisti siciliani intitolata “Progetto Isolarte” presso l’antico Baglio di Isola delle Femmine in provincia di Palermo.
Nel 2006 inaugura la sua prima mostra personale presso le stanze comunali di Villa Niscemi a Palermo, riscuotendo molto successo e la lusinghiera recensione del critico d’arte Giuseppe Mendola.
Nel 2006 partecipa all’estemporanea di pittura “La rosa dei venti” con tema libero, aggiudicandosi il podio quale prima classificata: l’opera vincitrice è tutt’oggi custodita presso le sale del Comune di Isola delle Femmine.
Dal 2006 al 2007 prende parte alla mostra collettiva tenutasi nel periodo della Santa Pasqua presso il Castello La Grua Talamanca di Carini, sempre in provincia di Palermo.
Nel 2006 partecipa alla rassegna internazionale “I colori della pace” al Castello Chiaramontano di Favara in provincia di Agrigento.
Nel marzo 2023 partecipa alla mostra collettiva “Il mare d’ignoto” presso l’ex Noviziato dei Crociferi a Palermo, con la presenza del critico Giorgio Gregorio Grasso.
Nel maggio dello stesso anno, è la volta delle mostre collettive di “Charm of Art”, presso l’Urban Center, ex convento dei Cappuccini di Enna, di “Free from Chains” per la settimana delle Culture a Palermo nella Galleria del Ridotto ai Cantieri Culturali della Zisa e, nel mese di giugno, a Siracusa, presso il lussuoso Hotel Alfeo.
Nel luglio 2023 partecipa alla rassegna d’arte “Castelbuono cuore d’Artista”.
Nell’agosto 2023 è organizzatrice e curatrice della mostra “Mare di Sicilia” a Isola delle Femmine, presso l’Hotel Sirenetta, altro evento di grande successo.
A ottobre, è tra i protagonisti della mostra dedicata alla sua città dal titolo “Palermo echi lontani”.
A novembre partecipa, ancora una volta a Palermo, alla mini collettiva “Il corpo, movimenti in luce”.
L’ingresso alla mostra a Montelepre fino al 7 gennaio è libero e gratuito.
Contestualmente, è possibile visitare anche una piccola esposizione fotografica a cura di Aleksandra Di Gesaro.
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