Quella del presepe vivente è una tradizione che da diverso tempo è molto sentita in Sicilia e che ogni anno attira migliaia di visitatori. Sono tantissime le rappresentazioni della nascita di Gesù, ogni paese propone la sua versione, sfruttando anche quelle che sono le peculiarità del proprio territorio e le rispettive tradizioni popolari. Nella maggior parte dei casi si ha la possibilità di rivisitare arti e mestieri dell’antichità, alcuni dei quali stanno scomparendo e con ambientazione spiccatamente siciliana.
La nostra narrazione sottolinea il tema del viaggio, quello di “Maria e Giuseppe, da Nazareth a Betlemme", un percorso, che simbolicamente ci mette in cammino, tra la realtà e la nostra anima, attraversando gli archi del Convento dello Spirito Santo ( ex Caserma Falletta) e così anche dentro i nostri sentimenti più reconditi, quelli che nascondiamo per non farci ferire, i tesori più belli che spesso vengono sepolti dentro il nostro cuore. Proponiamo un viaggio dell’anima, all’interno di questo luogo fatto di scenari perfetti per un presepe, luogo spesso poco conosciuto, sede ormai di uffici dell’amministrazione, ma che conservano il fascino di una città che spesso nasconde i suoi tesori, tatuaggi di un tempo che è passato ma che ancora oggi custodisce le proprie tradizioni. Un cammino che ci interroga e ci scruta anche spiritualmente, valorizzando soprattutto alcune virtù: il silenzio, l’ascolto, l’obbedienza, l’umiltà, il cammino, il servizio, la meditazione, la purezza di cuore e la misericordia.
Vi proponiamo un presepe vivente in siciliano dal titolo “U Cuntu di Natale”, nelle date del 28 e 30 Dicembre e 5 Gennaio alle 17:30 all’interno dell’atrio del Convento dello spirito Santo ( ex Caserma falletta ) in via dello spirito santo 35 a Monte di Pietà accanto la Chiesa di Santa Rita. Purtroppo ci sono – oggi come ieri - Natali di guerra, Natali di miseria, Natali di povertà e c’è sempre un Erode di turno che insidia la venuta di un bambino che nasce. Oltre a tutto questo, va considerato che viviamo in un contesto dove il senso pagano del Natale rischia di travolgere il senso più vero e più autentico del Natale cristiano. L’impegno di ciascuno di noi è quello di ricordarci, come afferma anche il Papa, che il valore principale del Natale è la "tenerezza di Dio" verso l'uomo, incarnata in "un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia", la cui venuta è "la luce che squarcia il buio".
Lungo questo percorso ci saranno anche delle degustazioni.
L’ingresso è gratuito.
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