L'Orto Botanico dell'Università di Palermo ospita negli spazi del Padiglione Tineo, Il Giardino Incantato, personale dedicata al percorso dell' artista milanese Fulvia Mendini, a cura di Maria Chiara Di Trapani. Oltre trenta fiabe visive splendono nelle teche della Sala Tineo: un arcobaleno di acrilici su tela, disegni e piccole sculture che hanno per protagonisti volti femminili e segni esotici sospesi su sfondi nitidi come l' aria tersa delle prime ore del mattino. L’inaugurazione è prevista giovedì 15 giugno alle ore 18
Uno stile figurativo che ha i toni di una primavera avvolgente, animata dallo scoppio armonico di colori dalle cromie brillanti e vivaci e da una mescolanza di riferimenti che attraversano la storia dell'arte quanto le influenze della cultura di Art&craft e di un'arte più popolare. “Siamo molto contenti di ospitare la mostra Il Giardino Incantato - dice Michelangelo Gruttadauria, Presidente del Sistema Museale di Ateneo - L’Orto Botanico nella sua funzione di Terza Missione, accoglie e sostiene iniziative culturali per la città e la mostra di Fulvia Mendini presso il Padiglione Tineo, con il suo tripudio di colori, ne è un mirabile esempio”.
L'artista esplora nel suo percorso la ricerca del senso del volto e lo sguardo realizzando una variegata galleria di ritratti di donne, perché come lei stessa afferma” il volto femminile possiede la molecola della grazia”. La densa e lineare produzione pittorica di Fulvia Mendini declina la posa frontale del mezzo busto figurativo in composizioni che ricordano il taglio e la postura delle fotografie della carta d'identità. Molti i rimandi pittorici, a partire dalla simmetria e la frontalità del maestro del Rinascimento italiano Piero della Francesca, ai fiori del pittore futurista Giacomo Balla, all' opera del principale esponente del Realismo magico Antonio Donghi, passando dalla ricchezza dirompente dei pittori fiamminghi- come dettagli e miniature de Il Giardino delle delizie(1490-1510) di Hieronymus Bosch. con le sue coccinelle, fiorellini e farfalle- .Fulvia Mendini usa il pennello come una bacchetta magica carica di precisione e riferimenti astratti : un fiore diviene pretesto di fantasia per declinare attraverso la stilizzazione la passione per la realtà floreale ed evolversi in modo naturale nella figura femminile, e descrivere in linee morbide e leggere animali di terra, aria e acqua, pesci, fagianelle, scarabei, pavoni, meduse, pollini impalpabili, draghi e uccelli del paradiso. Realizza cicli di opere dedicati a ninfe silvane protettrici dell’intero mondo vegetale, Madonne virginali, divinità della mitologia, artiste: Afrodite, Donna Sciamana, la Fata dei Prati, Madonnina dell'attenzione, Madonnina della pera, La fenice tra le viole, Pitia, Underwater, Venus Verticordia - letteralmente la Venere “che apre i cuori”. Donne che hanno ovali illuminati da intensi occhi azzurri con uno sguardo che perfora e crea una reazione di stupore nello spettatore. Nella sua brevità descrittiva ogni opera ha un titolo che somiglia a un breve Haiku, sintesi ed espressione dell'ironia e la poeticità dell' approccio dell'artista nel suo lavoro. L'energia creativa di Fulvia Mendini diviene un invito alla leggerezza e a nutrire attraverso la fantasia sogni, memorie e visioni future.
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