Per un pianista la trascrizione è sempre un lavoro difficile e avvincente. Si tratta infatti di donare a un brano già esistente una nuova caratterizzazione che non ne snaturi il significato originario, ma aggiunga valore musicale ed espressivo. Per la Rassegna pianistica del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, il 13 ottobre alle ore 21 nella Sala Ferrara dell’Istituto, Pietro Beltrani proporrà l’esecuzione integrale delle Trascrizioni per pianoforte di S. Rachmaninov.
Assolutamente rispettose verso le intenzioni originarie, le trascrizioni ne costituiscono sempre un superamento dal punto di vista tecnico, armonico ed espressivo. Lo stile di Rachmaninov si fa sempre sentire, anche in repertori considerati distanti dal suo, come Bach, Bizet, Mendelssohn e Schubert. Assai d’impatto sono le trascrizioni da Kreisler, utilizzate spesso da Rachmaninov come bis, mentre più oniriche sono le trascrizioni dai suoi stessi lavori. Esaltanti all’ascolto e all’esecuzione sono le trascrizioni da autori russi, come Mussorgsky, Rimsky-Korsakov e Tchaikovsky (la cui Romanza op. 16 n. 1 è l’ultimo lavoro scritto da Rachmaninov). Beltrani si è esibito con successo in Italia e all’estero, suonando in luoghi prestigiosi dal Parco della musica di Roma, alla Fenice di Venezia, alla Carnegie Hall di New York.
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