Continua la programmazione della stagione Opra Nova del Teatro Ditirammu con due prime assolute tra gli spettacoli in programma dal 24 al 27 novembre, ospitati nella Bottega 5 dei cantieri culturali della Zisa e Villa Filippina.
Giovedì 24 novembre (ore 21.30), per la rassegna Opra d’autore, al Planetario di Villa Filippina va in scena, in prima assoluta, Ricordi di una Sconosciuta, regia di Silvia Trigona, in scena con bbnti.
Liberamente ispirato al libro Crisòtemi dell’autore greco Ghiannis Ritsos, lo spettacolo vede in scena le due attrici che vestono i panni di Crisotemi (la Sconosciuta) ed Elettra (la sorella maggiore).
Il testo si sviluppa come un vero e proprio racconto per quadri, ognuno frutto della fantasia e del sogno di Crisotemi, che vede il mondo con gli occhi di chi osserva anche le più piccole cose… quelle invisibili agli altri.
Nei suoi ricordi, il conflitto con Elettra diventa un gioco. Tutto è pacificamente entusiasmante nella visione della “Sconosciuta” - quella non sposata, quella di cui nessuno si cura - come dirà lei stessa. Il suo è il racconto di un moto interiore, di una vita trascorsa nella quotidianità di una famiglia mitologicamente tragica, una vita trascorsa a scrutare dolcemente, con discrezione e fantasia.
L’adattamento teatrale vuole affidarsi alla potente bellezza delle parole, ispirate al tenero genio di Ritsos, ricreandone immagini concrete con musiche e una scenografia minimale, ma significativa.
Il viaggio di cui Crisotemi ci rende partecipi è un’esperienza segreta, intima, squisitamente infantile, per molti tratti drammatica e dolorosa. L’intento è accompagnare lo spettatore in un sogno, in un tempo dove l’unica cosa necessaria è “vedere e ascoltare”.
Debutta, sempre in prima assoluta, sabato 26 alle ore 21.30 (con replica il 27 alle 18.30; il 2 e 3 dicembre alle ore 21.30 e il 4 alle ore 18.30) alla Bottega 5 dei Cantieri Culturali della Zisa, Occhi belli, testi e regia di Elisa Parrinello, con Annandrea Vitrano e Umberto Porcaro; musiche di Porcaro e Serena Ganci.
“Occhi belli” è un modo di dire palermitano, un complimento rivolto a una giovane donna, a volte molto vicino alla molestia, che si udiva spesso in strada, frequentemente proveniente da ragazzi o uomini in gruppo. Un richiamo apparentemente innocente ma che poteva nascondere o essere propedeutico a una minaccia o a un atto di prepotenza. Un aggancio per le donne, un approccio “delicato” per attirare le attenzioni delle passanti. È così che viene sedotta Grazia, una splendida ragazza dagli occhi chiarissimi che finirà per innamorarsi dell’uomo che le ha rivolto il complimento e che ritroviamo, più adulta, a raccontare la propria esperienza di moglie. Grazia rivive le scene, ricorda, canta e danza… ma dove si trova adesso? È in uno spazio che non riconosce, che non è la sua casa da sposata e non è la sua stanza di adolescente. È un luogo sospeso, come un purgatorio, un passaggio estraneo nel quale si sente inchiodata perché sì, anche lei ha le sue colpe… Riflette, dove ho sbagliato? In che momento ho acconsentito alla sua violenza? Perché non l’ho denunciato prima? Grazia combatte con se stessa, non sa perdonarsi ma via via che il racconto procede si fa strada in lei la coscienza di essere in una sorta di coma, un’anima fuori dal corpo e, guardando dall’alto le cose, realizza di non avere colpe e, dunque, di essere stata sconfitta ma non soggiogata, non piegata e, finalmente, libera.
Lo spettacolo, in scena in concomitanza con la Giornata internazionale contro il femminicidio, è adatto a un pubblico da 12 anni in su.
Per i più piccoli, invece, l’appuntamento è per domenica 27 novembre, al Planetario di Villa Filippina (ore 17.30), per la rassegna Tutùi, con Pietrino e Nenè e la missione impossibile, da un’idea di Elisa Parrinello, regia di Piero Tutone, con Gabriele Sinagra, Carlo Di Vita, Yara Baruffato, Noa Flandina, Piero Tutone.
Pietrino e Nenè sono i protagonisti della CentoUno fermata a richiesta, uno spettacolo stravagante e ironico ispirato alla tratta di autobus cittadina più nota a Palermo, che collega la Stazione a una zona di “frontiera” ad alto rischio, passando per il centro storico e la via più elegante della città, via della Libertà. La linea è frequentata da ogni ceto sociale, vi si possono trovare professionisti, docenti universitari, studenti, barboni, pazzi strampalati, vip in incognito, insomma un autobus dove le storie si intrecciano e poi svaniscono nel nulla ad ogni fermata. Pietrino e Nenè sono una coppia di amici cresciuti a “Villa Arcobaleno", una ex clinica psichiatrica, che gira per la città a raccontare fiabe divertenti alla loro maniera. Beniamini dei bambini e non solo, riempiono i cuori di magia e semplicità con la loro sana follia. Lo spettacolo gioca anche sull’improvvisazione, è una performance interattiva in cui il giovane pubblico è invitato a partecipare, a intrecciare i racconti, a invertire i ruoli dei personaggi aspettandosi di tutto e di più!
I biglietti degli spettacoli si possono acquistare online sul sito www.teatroditirammu.it oppure al botteghino sul posto.
La Stagione Opra Nova è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura (MiC) Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, dell’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana.
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