Per fronteggiare il nuovo blocco dell’impianto di potabilizzazione di Partinico a seguito della estrema torbidità dell’acqua della diga regionale Poma e la contemporanea interruzione da parte di Enel del prelievo dal lago di Piana degli Albanesi, l’AMAP ha predisposto un piano di emergenza che permetterà di garantire comunque a tutti i comuni della fascia costiera e a tutti i quartieri di Palermo una distribuzione idrica minima, ancorché con turnazione.
Il piano, già comunicato ai sindaci, all’ATI, al Prefetto e a tutte le autorità competenti, prevede che per due macro-aree ai limiti nord-ovest e sud-est della città, si provveda alla turnazione della distribuzione (due giorni si e due giorni no) a partire da oggi e fino a cessata emergenza, scongiurando così il rischio che tutta la ampia fascia che va dai quartieri pedemontani di Palermo fino a Carini resti del tutto priva di acqua.
“L’invaso Poma – ricorda l’Amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino – rappresenta il punto di maggiore criticità del sistema di approvvigionamento idropotabile della città di Palermo e dei comuni della fascia costiera.”
Dalla diga Poma, attraverso l’acquedotto dello Jato, arrivano normalmente a Palermo circa 750, dei 3.500 litri al secondo necessari per il regolare approvvigionamento della città. Una vulnerabilità che, come scrivono i tecnici dell’AMAP, scaturisce dalle improvvise e repentine variazioni della torbidità delle acque prelevate. Un fenomeno che avviene sempre più di frequente a seguito di eventi meteorici eccezionali.
In passato, queste situazioni di torbidità hanno imposto il blocco dell’impianto anche per due settimane (nel dicembre del 2020) e vi si è potuto far fronte solo con una manovra di “sfangamento” disposta dal Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti con l’apertura delle paratie della diga.
Di Martino ricorda che “a questa criticità che si sta ripresentando in queste ore e che senza interventi risolutivi è destinata a riproporsi, si sta aggiungendo da qualche giorno l’ulteriore problema della chiusura del prelievo da Piana, con una ulteriore riduzione quindi di circa 250 litri al secondo.”
Da oggi e fino a domenica almeno, la turnazione sarà la seguente
Per tutte le utenze sensibili (ospedali, scuole, caserme, aeroporto), l’AMAP ha già preso contatto con i responsabili, per valutare lo stato delle riserve (che sono di solito stimate fra 3 e 4 giorni). In ogni caso sarà attivato ove necessario un servizio di autobotti (tranne per l’ospedale Cervello, alimentato da una rete dedicata non interessata dalle attuali criticità).
L’Amministratore di Amap sottolinea che “siamo di fronte ad una situazione eccezionale che però rischia però di ripresentarsi spesso, per l’evidente cambiamento dei tempi e della violenza delle precipitazioni. Per questo chiederemo alla Regione e a tutte le istituzioni che insistono nel nostro territorio di poter avviare un tavolo di confronto, che individui soluzioni strutturali di medio-lungo periodo, eventualmente anche sfruttando le opportunità offerte dalle fondi di finanziamento messe a disposizione dall’Europa in questi mesi.”
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