“I dati sensibili di migliaia di dipendenti del comune di Palermo sono finiti sul dark web come curricula, numeri di cellulare, numeri di conto corrente, estremi dei documenti di identità, a causa dell’incapacità dell’amministrazione di proteggere le proprie banche dati. I nostri avvocati stanno già preparando le richieste di risarcimento danni e hanno chiesto al Comune di attivare le procedure dovute presso il Garante della privacy; l’ente è inoltre tenuto a comunicare ai lavoratori quali dati sono stati rubati, così da consentire loro di tutelarsi da possibili truffe”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione del Csa-Cisal, primo sindacato del comune di Palermo.
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