Oggi 3 settembre ricorre il 39° anniversario del barbaro agguato in cui persero la vita il Prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa, la consorte Emanuela Setti Carraro e l’Agente scelto della Polizia di Stato Domenico Russo.
Alle ore 08:30, nella sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia, il Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, ha deposto una corona d’alloro al busto dedicato all’eroe.
Successivamente, in via Isidoro Carini, luogo dell’eccidio, sono state deposte delle corone, alla presenza del Comandante Generale, del Sottosegretario al Ministero dell'Interno Nicola Molteni e delle più alte cariche civili e militari.
Le Autorità hanno poi presenziato, alla Cattedrale di Palermo, alla celebrazione eucaristica, officiata dall’Arcivescovo Metropolita Mons. Corrado Lorefice, ed impreziosita dal coro dell’ Associazione Nazionale Carabinieri, al termine della quale, hanno preso la parola il Vice Prefetto Vicario di Palermo Dott.ssa. Anna Aurora Colosimo, che ha letto un messaggio del Presidente della Repubblica, il Comandante Generale ed il Sottosegretario.
Il Comandante Generale ha evidenziato l’inscindibile legame che unisce la famiglia dalla Chiesa ai Carabinieri, ricordando anche i caduti in servizio quali ineguagliabile patrimonio della memoria.
Il Generale Luzi ha ripercorso la carriera militare del Gen. dalla Chiesa rievocando le parole con le quali sosteneva che “il miglior modo di combattere la mafia è garantire al cittadino i propri diritti che viceversa diventerebbero solo appannaggio di pochi”.
Il Comandante Generale ha, altresì, sottolineato come il Gen. dalla Chiesa rappresenti ancor oggi un punto di riferimento per tutti i Carabinieri d’Italia.
Inoltre alle ore 12:00, in via Vittorio Emanuele, è avvenuta, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e del Sindaco di Palermo, Prof. Leoluca Orlando, la deposizione floreale presso la stele dedicata al Gen. C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa da parte dei bambini dei quartieri Cassaro, Ballarò, Danisinni, Capo e Albergheria, connessa alla festa dell’onestà promossa dall’Associazione “Cassaro Alto”.
Immediatamente dopo si è svota presso la Caserma intitolata al Generale dalla Chiesa, sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia, la cerimonia di conferimento da parte del Sindaco Prof. Leoluca Orlando della cittadinanza onoraria di Palermo all'Arma dei Carabinieri.
A ritirare la pergamena il Comandante Generale, alla presenza del Comandante Interregionale Generale di Corpo d’Armata Gianfranco Cavallo e del Comandante della Legione Sicilia Generale di Brigata Rosario Castello oltre alle più importanti autorità militari e civili palermitane.
La cittadinanza è un riconoscimento "per l'attività di contrasto del fenomeno mafioso operata dall’Arma dei Carabinieri, pagata al costo altissimo della perdita di tanti uomini sacrificatisi per l'affermazione dei valori della nostra Costituzione e dei principi di libertà, giustizia e legalità".
E ancora, "per le numerose operazioni, che oltre ad esercitare una funzione repressiva, producendo numerosi arresti, hanno contribuito fortemente allo smantellamento continuo degli assetti organizzativi di Cosa Nostra, producendo inoltre sequestri e confische di ingenti patrimoni illecitamente acquisiti e facendo crescere nella cittadinanza e tra gli operatori economici uno spirito di fiducia nella legalità e collaborazione con le Istituzioni".
Infine, "per il servizio svolto al fine di garantire il mantenimento dell'ordine pubblico e il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza da Covid-19, previste dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalle Ordinanze territoriali, in forte sinergia con gli Enti Locali".
Il Prof. Orlando ha voluto sottolineare le motivazione del conferimento soggiungendo: “questo riconoscimento è un modo per esprimere il profondo ringraziamento da parte di tutta la città alle donne e agli uomini dell'Arma dei carabinieri impegnati quotidianamente nel rispetto della legalità, del diritto e dei diritti di tutti, elementi fondamentali per costruire un futuro migliore. Inoltre conferma il rapporto stretto tra la città e l'Arma. Ho voluto conferire la cittadinanza onoraria in un giorno simbolico di memoria e impegno nel ricordo del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, punto di riferimento nazionale dei valori repubblicani, che ha realizzato una vera e propria rivoluzione. Perché Dalla Chiesa è venuto a Palermo con l'obiettivo di far applicare la legge in anni feroci e violenti in cui lo Stato aveva il volto della mafia. A distanza di 39 anni dal suo omicidio possiamo affermare che il suo sacrificio non è stato vano”.
Gli ha fatto eco il Comandante Generale che nel ringraziare per la non comune onorificenza ha evidenziato il suo personale amore e legame con la città di Palermo, nella quale è stato Comandante Provinciale per un lustro dal 2007 al 2012, assistendo ad un progressivo incremento del riscatto di un’intera cittadinanza che prende ogni giorno di più le distanze da fenomeni mafiosi e antisociali. Dalle denunce degli imprenditori alle manifestazioni delle scolaresche sono palesi le manifestazioni di vicinanza della popolazione all’Arma che ha saputo frapporsi fra il cittadino e coloro che volevano subissarne i diritti.
La fase introduttiva della cerimonia ha visto la proiezione di un video con momenti della vita dell’eroe caduto e delle più importanti operazioni di servizio con le quali sono stati assestati duri colpi alla criminalità organizzata.
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