"Le denunce del racket a Borgo Vecchio, che hanno portato al fermo di 20 persone, sono un messaggio fortissimo di liberazione per l'intera città.
Sono tanti i commercianti e gli imprenditori che si sono ribellati al pizzo, in un momento tra l'altro di crisi economica e sociale dovuta alla pandemia in cui il rischio che la rilevanza delle mafie cresca è alto: a loro e alle forze inquirenti va la nostra più forte gratitudine.
Ora lo Stato non arretri, ma investa ed accompagni in ogni modo il quartiere di Borgo Vecchio che, come molti a Palermo, continua a vivere gravi privazioni: serve stare vicini a chi ha denunciato ma anche all'intera comunità, in termini di servizi educativi, sociali e di welfare.
Se la storia di questi decenni ci ha insegnato qualcosa è, appunto, che l’azione di denuncia e repressiva è utile ma deve essere accompagnata da un intervento istituzionale che abbia la forza di dare una concreta alternativa, coinvolgendo le persone e non abbandonandole all'emarginazione sociale e al bisogno".
Lo dichiarano i Consiglieri comunali di Sinistra Comune: Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno.
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