“Il ruolo delle donne nel mondo del lavoro e la loro capacità di affrontare le sfide professionali con un approccio naturalmente diverso da quello tipicamente maschile a cui, da decenni, siamo abituati. Ma anche l’importanza di una maggiore compattezza e solidarietà nel rapporto delle donne con le altre donne, la necessità di unire gli sforzi nel portare avanti temi sul lavoro, sulle pari opportunità, sulla violenza di genere e tanto altro. “Donne che amano le donne” non vuole essere uno slogan ma una necessità, occorre evitare il rischio che le donne, quando si trovano in contrapposizione o in competizione tra loro, possano subire un processo di “uomanizzazione”, imitando anche inconsapevolmente il modello maschile nei modi, nella sensibilità e negli approcci, dimenticando la loro natura accogliente e materna”.
Margherita Tomasello, presidente del Terziario Donna di Confcommercio, riassume così il senso della giornata dedicata alle donne che si è svolta ieri a Palazzo Steri e che si è conclusa con l’assegnazione di dieci premi. Un momento di riflessione sull’importanza delle donne nel tessuto produttivo ma anche una rinnovata consapevolezza di come le donne siano tuttora penalizzate nel mondo del lavoro e dell’impresa.
“Le quote rosa - dice Margherita Tomasello - ci hanno aiutato ad assumere ruoli che prima erano quasi del tutto destinati alla platea maschile. Ma sarebbe bello essere scelte e giudicate in modo meritocratico, sulla base di esperienze, capacità e studio. Per questo abbiamo voluto premiare donne che si sono distinte nel mondo del lavoro, della cultura e dell’associazionismo. Donne che hanno ottenuto traguardi importanti senza perdere quella parte fondamentale ed unica che è la loro stessa natura dell’essere donna, capaci di fare del sostegno e della condivisione una parte integrante del proprio successo professionale”.
I premi sono stati assegnati a: Stefania Petyx, Rosa Lo Baido, Lia Sava, Giorgia Butera, Rosa Di Stefano, Antonella Di Bartolo, Zenaida Isabel Soares Boaventura, Ina Modica e Rosalba Romano. Premiata anche l’associazione Millecolori Onlus.
Uno dei momenti più toccanti della manifestazione è stato l’arrivo nella Sala delle Capriate di Palazzo Steri di Mauro Glorioso, il ragazzo palermitano ferito da una bici lanciata dai Murazzi a Torino: Mauro ha voluto premiare personalmente la professoressa Rosa Lo Baido, psichiatra, con cui recentemente, da studente della Facoltà di Medicina, ha sostenuto gli esami di psichiatria.
“Donne che amano le donne”, moderato da Nadia Billeci, project manager di “L’impresa è donna”, ha visto gli interventi degli assessori comunali Rosi Pennino (delega alle Politiche di genere e pari opportunità) e Alessandro Anello (Turismo e Sport) di Patrizia Di Dio, vice presidente nazionale di Confcommercio e presidente Confcommercio Palermo e di Beatrice Pasciuta, prorettrice dell’Università degli Studi di Palermo. Hanno partecipato anche l’attore Salvo Piparo, che ha raccontato la storia delle quattro Sante di Palermo, e il violoncellista Enrico Corli.
Zenaida Isabel Soares Boaventura, 66 anni, nel 1976 emigra in Italia spinta da un profondo desiderio di indipendenza. A Palermo, una città che ancora non comprendeva le sfide dell’immigrazione, Zenaida si dedica ad aiutare le famiglie capoverdiane, creando il primo gruppo informale di supporto per donne immigrate. In una piccola stanza, lei e altre donne si incontravano per condividere storie, sostenersi e mantenere viva la loro cultura. Questa rete di solidarietà trova poi ospitalità presso le Suore del Sacro Cuore, fino a diventare, nel 1995, l’associazione Donne Capoverdiane "Titina Silà": un faro di sostegno e integrazione per le donne immigrate in Sicilia. Nel 2003 Zenaida fonda la “Casa di Tutte le Genti”, un centro nel cuore di Palermo che offre supporto ai bambini e alle famiglie. Qui, i piccoli possono giocare in un ambiente protetto mentre i genitori lavorano. Grazie alla guida di Zenaida e alla dedizione delle donne che gestiscono l'associazione, la “Casa di Tutte le Genti” è oggi un esempio di solidarietà e dialogo interculturale, costruendo un ponte tra culture e generazioni.
Giorgia Butera, 48 anni, è una sociologa palermitana, scrittrice e attivista di fama internazionale, che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e all'emancipazione dei più vulnerabili. Presidente delle organizzazioni "Sono Bambina, Non Una Sposa" e “Mete”, Butera è una pioniera nella lotta contro la violenza di genere e i matrimoni infantili, portando avanti battaglie di giustizia sociale e sensibilizzazione che l'hanno vista intervenire in sedi prestigiose come il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Con passione e determinazione, Giorgia ha fondato campagne di grande impatto contribuendo a cambiare vite e promuovere una cultura di rispetto e inclusione. La sua visione umanitaria e il suo impegno instancabile le hanno valso il riconoscimento istituzionale e l'ammirazione internazionale, facendola diventare un simbolo di coraggio e compassione nel mondo.
Rosa Di Stefano, nata a Palermo, ha trasformato il suo lavoro e la sua passione in un percorso di eccellenza. Giornalista, general manager di un prestigioso gruppo alberghiero e responsabile della comunicazione di Federalberghi Palermo, ha sempre creduto nel potere della cultura e dell’arte per raccontare la bellezza della vita. Ha trasformato il "Palazzo del Poeta" in un luogo di incontro culturale, fondando e dirigendo la rassegna letteraria “Un tè con l’autore”. I suoi progetti hanno attirato l’attenzione dei media nazionali e internazionali, portandola a essere riconosciuta come una delle tre donne più innovative in Italia nel comunicare cultura. Rosa è anche direttrice editoriale del magazine culturale “È Geniale” e presidente della omonima associazione, attraverso la quale ha dato vita a opere come “Salmodia, ninna nanna per la sposa bambina” e “Il silenzio delle donne”. Dal 2022 è direttore artistico dell’Istituzione di alta cultura “Gianbecchina” di Gangi, dove continua a proporre convegni, mostre e iniziative che esplorano temi come il turismo delle radici, l’intelligenza artificiale nell’arte e la sostenibilità.
Antonella Di Bartolo ha trasformato il suo ruolo di dirigente scolastica in una missione di vita. Nata a Palermo, ha scelto di lavorare nei quartieri più difficili della città, Brancaccio e Sperone, dove ogni giorno affronta sfide che vanno oltre l’educazione scolastica. Con passione e determinazione, da dodici anni guida l'Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini,” costruendo una scuola che diventa baluardo di speranza e crescita per 1.200 studenti. Ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi per il suo impegno, come il premio Tullio De Mauro e il premio Giorgio Ambrosoli, testimonianze della sua innovazione e integrità. Il suo primo libro, “Domani c’è scuola”, racconta questa straordinaria esperienza, restituendo la voce di una comunità che lotta per un domani migliore.
Ina Modica è mamma, giornalista appassionata e instancabile promotrice di valori di legalità e cultura. Laureata in Filosofia, ha scelto il giornalismo come via per raccontare e ispirare la sua terra. Come capo servizio dell’Ufficio Stampa e Comunicazione Istituzionale del Comune di Monreale, ha messo la sua voce al servizio della comunità, raccontando storie e dando forma a progetti per il bene comune. Ha collaborato col Giornale di Sicilia e con La Sicilia. Dal 2008, con l’associazione Donnattiva, ha creato una rete di donne che si sostengono a vicenda, valorizzando talenti femminili in diversi settori. Attraverso i premi “Giornalismo in Rosa” e Donnattiva, ha celebrato le storie e il coraggio di centinaia di donne, rendendo visibile il loro impegno. Autrice di libri che esplorano l’identità culturale siciliana e la gestione dei beni confiscati alla mafia, come “La festa del Crocifisso fra antropologia e storia” e “Speranze nate libere”, Ina Modica è anche una voce di speranza e di forza.
Lia Sava è una figura di spicco della magistratura. Ha iniziato È entrata come giudice civile a Roma nel 1991. Successivamente ha ricoperto il ruolo di Pm presso la Procura di Brindisi, con applicazione alla DDA di Lecce. Dal 1998, è stata Pm presso la Procura di Palermo, dove ha ottenuto importanti sentenze di condanna per omicidi di mafia e ha contribuito alla confisca di numerosi beni. Nel 2013 è stata nominata Procuratore aggiunto a Caltanissetta, svolgendo anche le funzioni di Procuratore della Repubblica. Dal 2018 al 2022 ha ricoperto l'incarico di Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Caltanissetta, dove ha supervisionato processi cruciali, inclusi quelli relativi alle stragi mafiose del 1992 e alle indagini sull'ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Da aprile 2022, Lia Sava ricopre il ruolo di Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo.
Stefania Petyx è una delle giornaliste più coraggiose e iconiche della televisione italiana. Nata il 4 novembre 1969 a Palermo, è diventata famosa grazie alla sua lunga carriera come inviata di Striscia la Notizia, dove ha portato alla luce scandali e ingiustizie sociali. Con il suo impermeabile giallo e il suo bassotto al seguito, Stefania ha saputo conquistare il cuore del pubblico con il suo stile unico e la sua dedizione nella ricerca della verità. Il suo impegno nel giornalismo investigativo ha portato alla luce numerosi casi di corruzione, abusi e disservizi. Stefania Petyx ha affrontato le sfide della vita con forza e determinazione, dedicandosi al suo lavoro con passione e senza mai scendere a compromessi: la sua carriera è un esempio di integrità e coraggio.
Rosalba Romano è un faro di speranza e cambiamento nel campo della giustizia minorile e dell'assistenza sociale. La sua laurea magistrale in Programmazione, direzione e gestione dei servizi sociali, ottenuta alla Libera Università Maria Santissima Assunta di Palermo, segna l'inizio di un cammino che l'ha portata a diventare una figura di riferimento, sia come docente che come counselor, sempre con un approccio umano e trasformativo. Molte esperienze importanti in carriera, da quelle internazionali con il Ministero degli Affari Esteri, a ruoli chiave nella Giustizia Minorile, come vicedirettore dell’Ussm di Palermo e membro dello staff del Dirigente regionale. Rosalba ha sempre lavorato per i diritti dei minori e per la crescita delle comunità in difficoltà. Fondatrice di associazioni e della cooperativa sociale “Al Revés”, Rosalba ha creato il modello della “Sartoria Sociale”, un progetto che coniuga inclusione, dignità e lavoro, dando una seconda opportunità a chi ne ha bisogno. La sua vita, ricca di amore e impegno, è testimoniata dalla sua maternità biologica e adottiva, una delle esperienze più profonde che la definiscono.
Rosa Lo Baido, 70 anni, ha fatto della psichiatria non solo una professione ma una missione di vita. Dopo la laurea con lode in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Psichiatria, Rosa ha ricoperto ruoli fondamentali nella Clinica Psichiatrica di Palermo. Come docente e ricercatrice, ha esplorato temi come il disagio giovanile, le dipendenze e i disturbi della personalità, offrendo nuove speranze attraverso le sue metodologie innovative. È stata direttrice della Scuola di Specializzazione in Psichiatria e psicoanalista di fama internazionale. Rosa ha saputo trasformare la ricerca scientifica in un’arte di cura, affrontando con empatia temi complessi come i disturbi dell’alimentazione e il trattamento psicoterapeutico breve. La sua vita è una testimonianza di dedizione, eccellenza e amore per l’umanità. Rosa Lo Baido ci insegna che comprendere la psiche è anche un atto di profonda solidarietà verso ogni essere umano.
L'Associazione Millecolori Onlus, attiva dal 2005 a Palermo, si dedica al benessere, all’autonomia e all’inclusione sociale di minori, giovani e adulti, collaborando con enti pubblici e privati per prevenire e contrastare il disagio sociale: opera in diverse aree, tra cui il sostegno alle vittime di violenza, con accoglienza, supporto psicologico, orientamento legale e percorsi di autonomia. L’associazione promuove progetti scolastici per contrastare bullismo e dispersione, offre percorsi di empowerment per sviluppare competenze personali e lavorative e organizza eventi per sensibilizzare su temi come la violenza di genere e le pari opportunità. Gestisce il “Centro Antiviolenza Lia Pipitone” e “Casa Lia”, una struttura di accoglienza per donne e minori vittime di violenza, entrambi parte della Rete regionale antiviolenza Lia Pipitone che opera in diverse città siciliane con sportelli e una metodologia condivisa. Tra i progetti di punta, l’Atelier sociale "Le Coffe di Lia" promuove l’imprenditorialità femminile, mentre RI.NASCI sostiene il reinserimento lavorativo delle donne. La Millecolori Onlus lavora anche in ambito accademico, con ricerche come quella sulla violenza contro gli uomini nelle relazioni affettive, realizzata in collaborazione con l’Università di Palermo, contribuendo a sviluppare modelli di intervento sempre più efficaci.
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