Il premio "Emigrante 2024" del Festival del Cinema di Cefalù va al regista palermitano Dario Cangemi con il documentario "Allontanarsi dalla Linea".
Il documentario affronta è un ritratto poetico di una terra che vede partire i suoi giovani. Nel cast ci sono: Mimmo Cuticchio, Ninni Bruschetta, Dario Aita e Dario Cascio.
Il documentario è un viaggio alla scoperta delle molteplici sfaccettature della Sicilia, ricca di storia e bellezza ma anche di tutte quelle dinamiche sociali ed economiche che la portano ad essere la seconda regione in Italia per tasso di abbandono giovanile. Basti pensare che solo nell'ultimo decennio se ne sono andati in 220mila: come se l'intera città di Messina fosse stata cancellata dalla geografia dell'isola. In questo scenario che non prevede un futuro roseo, il documentario racconta lo stato d'animo di una terra contraddittoria nella sua bellezza, angosciante nelle sue problematiche. Il documentario è Co-prodotto e distribuito da Marte Studios, società di produzione e distribuzione cinematografica siciliana.
Ecco il giudizio sul documentario espresso dalla Giuria del Festival del cinema di Cefalù:
«Quest'opera cinematografica si distingue per la sua capacità di offrire uno sguardo profondo e coinvolgente sulla realtà della Sicilia contemporanea, affrontando con grande sensibilità e intelligenza tematiche complesse legate all'emigrazione giovanile. Una delle principali qualità del documentario risiede nella sua capacità di trasmettere una visione poetica e al tempo stesso cruda della terra siciliana. Attraverso immagini suggestive e racconti toccanti, il regista dipinge un ritratto autentico e vibrante della Regione, evidenziando la sua ricchezza storica e paesaggistica, ma anche le sue sfide sociali ed economiche. In particolare, il film si concentra sul fenomeno dell'emigrazione giovanile, un tema cruciale per la Sicilia, che negli ultimi anni ha visto migliaia di giovani abbandonare la propria terra in cerca di opportunità altrove. Il documentario ci porta ad esplorare le ragioni di questa diaspora, offrendo testimonianze toccanti e riflessioni profonde sui motivi che spingono i giovani a lasciare la Sicilia e sulle conseguenze che questo fenomeno ha sulla società e sull'identità dell'isola. Un altro punto di forza del documentario è la sua capacità di cogliere le contraddizioni della Sicilia contemporanea. Da un lato, ci vengono mostrate le meraviglie naturali e culturali dell'isola, la sua storia millenaria e la sua vivace cultura popolare. Dall'altro, però, il film mette in luce le difficoltà e le sfide che affronta la Sicilia oggi, dalle difficoltà economiche alla mancanza di opportunità per i giovani, creando così un ritratto completo e sfaccettato della regione. Da sottolineare l'eccellente regia di Dario Cangemi, che con maestria guida lo spettatore attraverso questo viaggio emotivo e intellettuale nella realtà siciliana. Grazie a una narrazione avvincente e a una fotografia magistrale, il regista riesce a catturare l'essenza stessa della Sicilia, trasmettendo al pubblico una profonda comprensione e un forte legame con questa terra affascinante e complessa».
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