Venerdì 21 luglio alle ore 18:00, nelle sale della Pinacoteca di Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, il Sindaco della Città di Palermo, Roberto Lagalla, l’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella, il Presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore e il Presidente della Fondazione Sebastiano Tusa, Valeria Li Vigni, in presenza dell’artista, inaugurano la mostra personale di Jean Boghossian dal titolo Il linguaggio del fuoco - Immaginario Fiammeggiante. Forme e ritmi dell’instabilità universale, a cura di Bruno Corà.
Il progetto espositivo, promosso ed organizzato dalla Fondazione Sebastiano Tusa, è realizzato con il sostegno della Città di Palermo, in collaborazione con Fondazione Sicilia ed è inserito nel contesto degli eventi collaterali del Festino di Santa Rosalia 2023.
“La Mostra, rivolta a ricordare il grande archeologo e studioso Sebastiano Tusa, - spiega Valeria Li Vigni - presenta un’antologica tra le più complete di Jean Boghossian, artista di fama internazionale che ha perfettamente interpretato il tema del dinamismo culturale, oggi sempre più instabile e in costante cambiamento, sempre attento ai contesti sociali, geopolitici, ecologici, che traspare dalla sua tecnica del controllo delle forme. La sua costante attenzione agli equilibri mediterranei ben si allinea con quella funzione socio-politica che Sebastiano Tusa ha sempre sviluppato nella sua immensa produzione. Un archeologo rivolto al Mediterraneo e ai suoi sviluppi socio culturali, un Mediterraneo che offre innumerevoli stimoli, archeologici, artistici, letterari, finalizzati alla conoscenza e alla tutela del Patrimonio culturale, in una costante cooperazione e valorizzazione nell’intento di sviluppare un dialogo, abbattere le barriere e creare una coscienza condivisa”.
La Fondazione Sebastiano Tusa, nell'ottica di creare una rete museale diffusa, ha realizzato questo progetto espositivo che annovera e offre al pubblico una moltitudine di opere che scandiscono momenti e modalità di una ricerca incessante giunta a una maturità di linguaggio, con sorprendenti esiti di carattere pittorico-plastico, nella tradizione di un'arte che ha tra i suoi pionieri Pollock, Burri, Arman, Klein, Piene e altri Maestri del XX secolo.
“È con grande orgoglio e piacere che il Comune di Palermo – dice il Sindaco Roberto Lagalla - sostiene la mostra di Jean Boghossian che andrà ad arricchire il cartellone degli eventi collaterali all’edizione del Festino di Santa Rosalia di quest’anno. Il mio ringraziamento va alla Fondazione Sicilia che nella Pinacoteca di Villa Zito ospita questa esposizione ricca di contenuti odierni, in particolare sul Mediterraneo, e interpretati in modo personale e originale dall’artista. Un’attenzione, da parte di Boghossian, che rende omaggio al professore Sebastiano Tusa, per il quale la cultura doveva avere una funzione socio-politica, e alla Fondazione che oggi prende il suo nome, e ha organizzato la mostra”.
Jean Boghossian, nato ad Aleppo da una famiglia di origine armena, ha vissuto e tuttora divide il suo tempo tra il Medio Oriente (Beirut, Yerevan) e l'Europa (Bruxelles, Monaco) dedicandosi alla pittura, alla scultura e alle arti applicate, con un linguaggio originale e innovativo.
Dopo gli studi accademici e un lungo tirocinio nell'arte orafa e degli ornamenti del corpo, negli ultimi vent’anni Boghossian ha elaborato una tecnica innovativa rispondente a una estetica di instabilità, di impermanenza e, a suo modo, di rapidità sperimentale nell'esecuzione dell'opera, in sintonia con i ritmi di una realtà sempre più dinamica, quale quella del nostro tempo. Le sue opere considerano ogni tipo di materiale, attraverso la loro elaborazione mediante il fuoco, il fumo, il pigmento puro, la pittura aerografata e altri mezzi atti alla trasformazione repentina e che richiedono un sensibile dominio e controllo delle forme.
La Mostra “in rete”, inaugurata a Villa Zito, sarà allestita contemporaneamente fino al 9 ottobre anche nelle seguenti sedi: Palazzo Branciforte, la Biblioteca Comunale di Casa Professa con la Chiesa di San Crispino e Crispiniano e San Michele Arcangelo, negli spazi indoor e outdoor di Villa Igiea e del Verdura Resort di Sciacca, del gruppo Rocco Forte Hotels.
Inaugurazione e Presentazione alla stampa:
venerdì 21 luglio, ore 18:00
Fondazione Sicilia, Villa Zito (via della Libertà 52, Palermo)
Durata della mostra: dal 22 luglio al 9 ottobre
Info sedi espositive:
Fondazione Sicilia, Villa Zito (via della Libertà 52, Palermo)
Orari: lunedì – domenica 09:30 – 19:30 (martedì chiuso).
Biglietti: Intero € 5; Ridotto € 3 (gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni, categorie convenzionate).
Ingresso gratuito per le scuole e minori di 18 anni.
Fondazione Sicilia, Palazzo Branciforte (Largo Gae Aulenti 2, Palermo)
+39 0917657621 (biglietteria).
Orari: martedì – domenica 09:30 – 19:30 (lunedì chiuso).
Biglietti: Intero € 7; Ridotto € 5 (gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni, categorie convenzionate).
Le collezioni di archeologia e maiolica (solo piano terra): € 3 (senza visita guidata).
Ingresso gratuito per scuole e minori di 18 anni.
Comune di Palermo, Biblioteca Comunale di Casa Professa (Piazzetta Lucrezia Brunaccini 2, Palermo)
Lunedì - venerdì 8:30 - 13:30; mercoledì 8:30 - 17:30.
Ingresso gratuito.
Villa Igiea, A Rocco Forte Hotel (via Belmonte 43, Palermo)
Ingresso gratuito
Verdura Resort, A Rocco Forte Hotel (S.S. 115 KM 131, Sciacca)
Ingresso gratuito
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