A 77 anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz, si avverte ancora forte il bisogno di mantenere alta l’attenzione non solo sulla Shoah ma sulla cultura dell’odio. Da affrontare e sconfiggere. In un tempo in cui il pensiero umano è più attento alla tutela dei diritti umani, non è stato ancora delineato, in termini politici e sociali, un nuovo percorso abbastanza forte da impedire il rischio di un ritorno al passato.
La Voce della Memoria è un documentario che nasce da questa consapevolezza di emergenza: attraverso l’immediatezza del linguaggio fotografico e l’onestà narrativa peculiare al reportage, il docufilm ricostruisce un periodo storicamente chiaro ma complesso e amorfo, delle sue dinamiche di diffusione, attuazione e mutazione nel corso del tempo. Indagando a fondo la Shoah, le cause e le conseguenze, La Voce della Memoria non tenta di fornire risposte già ampiamente soddisfatte da storici e studiosi, ma esorta lo spettatore a porre e a porsi domande.
Il fotografo e videomaker palermitano Giuseppe Mazzola, si è recato ad Auschwitz, Birkenau, Theresienstadt, ma anche dove erano gli antichi ghetti, a Roma e a Cracovia; ha incontrato sopravvissuti alle sevizie naziste e ai campi di sterminio; storici, studiosi, uomini e donne dediti a progetti e iniziative di sensibilizzazione, studenti e docenti: sono loro a ricostruire la memoria e tessere una trama di informazioni e riflessioni, domande, approfondimenti e nozioni storico-culturali, trainati da immagini dei luoghi e dei simboli della Shoah.
La Voce della Memoria – che in questi giorni viene proiettato in molte scuole della città, nel corso di incontri e dibattiti – sarà presentato domani sera (mercoledì 1 febbraio) alle 21 al Cinema Gaudium (via Damiani Almeyda 32. Info: 333.3025295). Con il supporto di CoopCulture.
Due, tra le tante, accomunano le opinioni e le voci del film:
Perché è stata possibile la Shoah? Cosa possiamo fare oggi affinché non si ripeta?
Due sono i punti di riferimento, la Memoria, cuore, eredità e patrimonio dell’identità dell’umanità; l’Istruzione, strumento e linguaggio per tutelare tale eredità e farne lessico comune, fondamentale per uscire dall’oblio dell’ignoranza e costruire una società fondata sulla libertà, l’inclusione e la facoltà di scelta.
Preziose le testimonianze di Vittorio Polacco ed Emanuele Di Porto, sopravvissuti al rastrellamento del quartiere ebraico di Roma; di Eva Geiringer Schloss, sopravvissuta ai campi di Birkenau e Auschwitz, sorellastra di Anne Frank e co-fondatrice (con Otto Frank, padre di Anne) dell’associazione britannica “Anne Frank Trust”.
Approfondiscono e indagano il significato e il valore della memoria, con sensibilità e onestà intellettuale: Amedeo Osti Guerrazzi, storico e ricercatore presso la Fondazione del Museo della Shoah di Roma; Lisa Shames, responsabile Istruzione al Jewish Museum di Londra; Federica Pannocchia, fondatrice, scrittrice e direttrice dell’associazione “Un Ponte per Anne Frank”; Gillian Walnes Perry, co-fondatrice dell’associazione “Anne Frank Trust, scrittrice di numerosi libri su Anne Frank e oratrice impegnata in eventi, congressi e conferenze.
Il documentario è stato girato tra Italia, Polonia e Regno Unito, tra luglio 2021 e marzo 2022, chiude e completa il reportage educativo, Auschwitz Dopo Auschwitz, realizzato dal 2017 al 2021 fra Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Germania.
Protagonisti, con le voci, sono i luoghi della memoria, tra il 1933 e il 1945, scenario della Shoah. Per concessione del Państwowe Muzeum Auschwitz-Birkenau è stato possibile entrare nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, alle prime ore dell’alba in assenza di visitatori, e raggiungere alcune aree non accessibili. Le riprese mostrano anche il ghetto di Kazimierz a Cracovia, con la sinagoga Remuh, l’antico cimitero, le flebili ombre della resilienza storica; la fabbrica/museo di Oskar Schindler; le sale dell’olocausto presso il Jewish Museum di Camden a Londra; le tracce tra i vicoli e le mura del quartiere ebraico di Roma.
- GIUSEPPE MAZZOLA - biografia –
Giuseppe Mazzola è un fotografo freelance con una lunga carriera nel settore dello spettacolo e dell’arte, della cultura e della cronaca in campo nazionale e internazionale.
Nato a Palermo nel 1981, diplomato in Grafica pubblicitaria e laureato in Scienze e tecnologie dell'arte, intreccia una formazione culturale umanistica a un linguaggio visivo diretto e anti-retorico. La fotografia lo aiuta a raccontare la società e la cultura del suo tempo. Per anni Mazzola riveste il ruolo di fotografo e graphic designer per il Michael Jackson USA FanClub (MJFC), supervisionato dallo stesso artista, per il quale realizza reportage fotografici, in Europa e Stati Uniti. Collabora con AllMusicItalia, per le tournée di Michael Jackson, Lionel Richie, Laurin Hill, Bruce Springsteen, Skunk Anansie, Jarabe De Palo, David Lynch, Carmen Consoli, Max Gazzè, Franco Battiato, Malika Ayane, Samuele Bersani, Paola Turci, Lorenzo Cherubini, Massimo Ranieri, Edoardo Bennato, Francesco Renga, Nek, Fiorella Mannoia, Elisa, Il Volo, Luca Carboni, Fabrizio Moro, Ermal Meta, Fedez, J-Ax, Alessandra Amoroso, Patty Pravo, Gianni Morandi e altri. La testimonianza della realtà LGBT palermitana e della lotta dei diritti civili e umani gli permette di dar luce ad un archivio tra i più completi, fra parate Pride, manifestazioni, convegni ed eventi culturali legati alla comunità. Tra Haiti e la Repubblica Dominicana, realizza il reportage “Sobre La Gente: Dominicanos Y Haitianos", premiato al concorso nazionale di fotografia XVIII Edizione "Premio Giovani Enzo La Grua, con la menzione di merito e Il premio del pubblico. Tra il 2017 e il 2021, nasce “Auschwitz After Auschwitz”, vasto e complesso reportage realizzato nei campi di concentramento e sterminio in Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Italia. E nel 2019, la mostra “Viaggio nella memoria” all' Orto Botanico dell' Università degli studi di Palermo, visitata da migliaia di visitatori attraverso un percorso itinerante di riflessione e condivisione fra scuole, convegni e manifestazioni legate alla Shoah e alla Giornata della Memoria. A ottobre 2020, Giuseppe Mazzola è autore di “Voglio esistere in quanto...", progetto fotografico che, tramite il fotoritratto, vuole dare voce e un volto a tutti gli operatori dello spettacolo accomunati dalla pretesa di essere riconosciuti in quanto tali. Il progetto raccoglie centinaia di adesioni e un interesse pubblico e mediatico di forte impatto.
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