E’ stato presentato presso il salone Filangeri del Palazzo Arcivescovile di Palermo il programma del 397° Festino di Santa Rosalia.
Una ricorrenza che anche quest’anno, nel lento periodo di ripresa dalla pandemia da Coronavirus, non vedrà sfilare il carro trionfale della santa patrona della città lungo il Cassaro, il 14 luglio, ma che vedrà ugualmente la presenza del carro, sebbene in modalità differente.
La notte del 9 luglio il carro restaurato verrà spostato da Piazza del Parlamento ai Quattro Canti. Qui resterà fino al 15 luglio. Sopra il carro un cavo di alimentazione aereo consentirà l’accensione delle luminarie, che verranno accese anche lungo tutto il Cassaro (da Porta Nuova a Porta Felice) e che attraverseranno piazza Monte di Pietà, già a partire dal 10 luglio. In tutto saranno 65000 lampadine a led.
I giochi pirotecnici saranno a carico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e si terranno, come di consueto, la notte tra il 14 e il 15 luglio. La sera del 14 luglio, alle 20.30, tra via Matteo Bonello e il sagrato della Cattedrale, prenderanno vita due diverse installazioni luminose en plein air intitolate “Rosalia, Luce mia” a cura degli artisti Sergio Caminita (Repetita Iuvant) e Anna Cottone (In Lucem). Ad organizzare l’evento, prodotto da prodotto da Stefania Morici, sono Cialoma eventi, Associazione Arte mediterranea e Arteventi di Stefania Morici, con il sostegno di Io Compro Siciliano.
Gli interventi di restauro del carro trionfale della santa, costruito nel 2019 dai detenuti della casa circondariale Ucciardone di Palermo, sono stati affidati dall’amministrazione comunale alla VM Agency di Vincenzo Montanelli.
La VM Agency si è occupata anche del trasporto del carro da Piazza Bellini, dove la struttura è stata oggetto di atti di vandalismo, fino in piazza del Parlamento, dove nelle settimane precedenti è stato allestito il cantiere per di restauro per il recupero delle parti strutturali e vandalizzate. “Ci siamo, il momento tanto atteso è arrivato. Il carro trionfale finalmente potrà rivedere la luce in tutto il suo splendore e potrà essere ammirato e immortalato nel tempo. Dal 2018, da quando abbiamo deciso di condividere l'idea della realizzazione di questo carro dal tema dell'inquietudine, in collaborazione con i detenuti della casa circondariale Ucciardone di Palermo, pieno di tradizione, fantasia, creatività e integrazione, questo carro trionfale continua la sua marcia. Inesorabilmente dopo due anni è ancora lì, curate le ferite, curate le strutture portanti, curati i quadri, le luci, l'impianto elettrico, l'impianto frenante e, delicato come un vaso di cristallo, sono state curate tutte le venature, spolverato, lucidato e tirato per un altra discesa verso il punto più importante della città”, ha spiegato Vincenzo Montanelli, della VM Agency, che ha proseguito: “E’ sempre lo stesso, così come la squadra degli scenografi, curata da Fabrizio Lupo, gli stessi di due anni addietro, lo stesso ingegnere, la stessa officina che si è occupata del ferro, dei freni e della struttura, lo stesso falegname, lo stesso entusiasmo, la stessa passione ma con alcune varianti, ossia la data e la modalità di gestione dell'esposizione. No processione, no altro nel rispetto delle norme anti-Covid, ma sempre presenti in un corridoio di luci, attraverso le 65000 lampadine a led delle luminarie che da Porta nuova arrivano a Porta Felice attraversando i Quattro Canti fino a piazza Monte di Pietà, luogo di partenza dell’antico Festino di Santa Rosalia. Sarà un festino diverso ma è sempre e comunque il Festino di Santa Rosalia della città di Palermo. La storia continua”.
I lavori di restauro e di recupero strutturale del carro, che ne hanno messo in sicurezza il sistema frenante ed elettrico, sono stati condotti tra la bottega 7 dei Cantieri Culturali della Zisa e il cantiere allestito in Piazza del Parlamento da 35 maestranze, tra scenografi e ingegneri e restauratori, sotto la guida dello scenografo Fabrizio Lupo.
“Tra i tanti Carri e statue che ho ideato, questo che va dal 2019 al 2021 ha certamente la storia più affascinante, persino di quello d'argento che abbiamo portato a New York. Nato tra le mura di un carcere e costruito insieme a un gruppo di detenuti è un simbolo di riscatto dalla sofferenza. Chi poteva mai immaginare che ci avrebbe accompagnato attraverso una nuova peste?”, ha detto lo scenografo Fabrizio Lupo, che ha poi sottolineato: “Il mio più grande desiderio resta sempre che finalmente a breve possa di nuovo essere portato fuori da Porta Felice ad assistere con tutti noi ai fuochi della liberazione. Per ora, a carro fermo, non ci resta che leggere le storie della santa che abbiamo dipinto sui suoi fianchi e che ci raccontano i sogni dei devoti che desiderarono, come noi, la vittoria su tutte le pesti che affliggono la città e il mondo intero”.
“La devozione per Santa Rosalia attraversa l'anima, la mente e il cuore di palermitane e palermitani, circola per le piazze e i vicoli della città, condivide sentimenti e colori, sofferenze e gioie, paure e cure”, ha poi sottolineato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha precisato: “Questo Festino 2021 sarà vissuto tra preoccupazioni e prudenze con la devozione di sempre, iniziando con l'omaggio floreale alla Santa a Palazzo delle Aquile, culminando con i Vespri del giorno 15. Questo Festino sarà caratterizzato dal recupero e restauro dello splendido carro del 2019 e dall'accensione delle luminarie nei giorni del Festino fino a settembre collegando il centro storico di Palermo con il santuario di Santa Rosalia meta di pellegrinaggio del 4 settembre.
Come ogni anno, il carro sarà ai Quattro Canti certi che molti di noi, anche se non tutti insieme nello stesso luogo, sapremo gridare "Viva Palermo e Santa Rosalia". Come ogni anno a mezzanotte potremo assistere ai fuochi d'artificio da qualsiasi luogo della città: quest'anno i fuochi esprimeranno la devozione per Santa Rosalia in cinque diversi porti e moli, confermando il rapporto tra Palermo e i suoi porti e il suo mare. I fuochi saranno offerti dal sistema portuale e avranno valore di dono che la stessa vuole offrire alla Santuzza e di omaggio alla Città-tutto porto, a suggello del forte legame privilegiato che le unisce. L’auspicio è che l’offerta diventi una tradizione da ripetere anche nei prossimi anni. Come ogni anno la devozione per Santa Rosalia ci consentirà di mostrare la nostra dimensione umana e comunitaria, al di là di egoismi e di soffocanti appartenenze a gruppi chiusi. Viva Palermo e Santa Rosalia”, ha concluso il primo cittadino.
"Questi giorni di Festa che noi palermitani dedichiamo a Santa Rosalia nel corso dei secoli ci ricordano che la sua storia non può non essersi legata a tante diverse e molteplici storie, a tanti diversi e molteplici destini che sono andati intrecciandosi, incarnandosi nel corpo della nostra Città ‘Tutto-porto’, inscrivendosi insieme nel suo patrimonio genetico e nella memoria che oggi è di tutti". Ha detto l'arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, che ha precisato: "Quello di Rosalia è l’esempio umanissimo di una donna che, da sola, ha avuto il coraggio di compiere la scelta di sentirsi una creatura, una piccola parte del Creato, grata e vigile, accogliente e premurosa verso le altre creature. Unita nella lode del suo Creatore. Ognuno di noi custodisce nella propria carne questa stessa chiamata. Facciamola oggi, facciamola assieme in questo Festino che deve essere vissuto in pienezza nonostante la sfida che continua a mettere alla prova la nostra Città e l’umanità intera, la sfida della pandemia, a cui siamo chiamati a reagire tenendo conto delle risorse e anche dei rischi attuali, assumendo gli interrogativi che questo tempo suscita nei cuori di tutti gli uomini e di tutte le donne.
Perché le domande – come sempre – ci uniscono, ci riconducono alla nostra condizione di fratelli e sorelle che non hanno risposte precostituite, ma che si sentono accomunati dalla fatica del cercare e del condividere. Con il cuore e con gli occhi siamo aperti a comprendere il senso e il compito che questo tempo già difficile rappresenta, con le conseguenze che porterà e che rimangono non ancora prevedibili.
Ma siamo fratelli e sorelle anche nella fiducia, nell’istinto di solidarietà, nella tensione alla generosità, nell’altruismo, nell’abnegazione, nella cura. Oggi più che mai tocchiamo con mano cosa vuol dire ritrovarci dentro un destino comune.
Rosalia quest’anno sarà ancor più con noi, ci farà alzare lo sguardo verso l’alto da dove ci visiterà assumendo ancora il nostro dramma pandemico e sociale ma riconsegnandoci un forte e inderogabile messaggio di solidarietà e di speranza. Giorno 15 luglio pomeriggio, prima della Solenne Celebrazione Eucaristica, un elicottero messo lodevolmente a disposizione dall’EI, sorvolerà la nostra Città con un artistico Reliquiario della nostra Santuzza accompagnato dall’Arcivescovo".
“Il Festino è per la Città di Palermo non solo un sentito evento religioso e popolare ma un appuntamento amoroso, cadenzato e rituale, atteso e desiderato, che, più di ogni altro, lega la vita della Città alla devozione per la sua Santuzza. Alla pari dello scorso anno, l’intera umanità, e noi con essa, a causa dell’emergenza epidemiologica e della crisi che questa ha generato a vari livelli, vive un momento sospeso di serie paure e preoccupazioni, ma anche di timidi sogni e di certe speranze. Mai come in questi momenti sentiamo il bisogno di aggrapparci a delle certezze e di affidare alla Santuzza il futuro del nostro percorso di vita, individuale e collettivo”, ha spiegato l’assessore alle Culture del comune di Palermo, Mario Zito, che ha proseguito: “L’emergenza epidemiologica in atto ci impone di rileggere il festino in chiave intimistica suggerendoci di rinunciare alla partecipazione al racconto collettivo che vedrebbe in piazza migliaia di fedeli, ma di privilegiare quei segni-simboli che connotano la festa. Sarà posizionato ai Quattro Canti il Carro Trionfale, restaurato per l’occasione, simbolo di memoria viva e veicolo di emozioni per la Città-comunità. Le luminarie vestiranno a festa il tradizionale percorso del corteo e lo illumineranno per tutto il periodo che va da luglio e a settembre, legando così i festeggiamenti per la Santuzza e accompagnandoci in questo periodo di ripartenza. I tradizionali Fuochi d’artificio alla mezzanotte annunceranno la festività del 15 luglio illuminando la Città-tutto porto da cinque diverse postazioni: Bandita, Sant’Erasmo, Acquasanta, Mondello, Sferracavallo. Saranno visibili da tutta la città tanto che si potrà goderne senza essere costretti a radunarsi in un unico luogo con il rischio di trovarsi coinvolti in assembramenti che il buon senso ci consiglia di evitare al fine di vanificare ogni recrudescenza del virus.
Si svolgeranno, inoltre, numerose attività collaterali, offerte alla città da operatori e da artisti. Durante i festeggiamenti di settembre, se le condizioni saranno favorevoli, è intenzione dell’Amministrazione comunale di riproporre come lo scorso anno la realizzazione della Montagnola a Piazza Monte di Pietà e di favorire omaggi alla Santuzza nei diversi quartieri della città”, ha concluso l’assessore alle Culture.
"Ci fa molto piacere – ha detto Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale - partecipare in maniera concreta alla riuscita del prossimo Festino di Santa Rosalia. Lo spettacolo pirotecnico prevede, anche per evitare la concentrazione di folla al Foro Italico, il coinvolgimento di cinque borgate marinare di cui tre, l’Acquasanta, l’Arenella e Sant’Erasmo, ricadono nella giurisdizione dell’AdSP. A tutti e tre i rispettivi porti abbiamo dedicato grande attenzione nella nostra programmazione, riqualificandoli e restituendoli alla città, nel caso di Sant’Erasmo, e lavorando perché presto possano essere riconnessi ai loro borghi, nel caso degli altri due. Un impegno forte che rientra in un quadro di stretta collaborazione con l’amministrazione cittadina, di cui abbiamo sempre sentito la vicinanza, e di volontà di promozione dei territori che insistono sulla nostra circoscrizione. Per dimostrarlo all’intera cittadinanza, anche a quella meno attenta ai cambiamenti in corso nell’area portuale, abbiamo scelto la notte più attesa dai palermitani, quella da secoli consacrata alla devozione verso santa Rosalia. Da non palermitano, ho sperimentato negli anni scorsi quanto la gente senta questo momento. Quindi anche quest’anno, nonostante le restrizioni causate dal Covid, i fuochi saranno all’altezza delle aspettative, con uno spettacolo esteso lungo tutta la costa palermitana”.
Gli interventi di restauro del carro saranno i protagonisti di un documentario a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo.
In occasione degli interventi di restauro del carro trionfale di Santa Rosalia, infatti, è stato portato aventi anche il progetto speciale Santa Rosalia, Festino 2021, promosso dalla sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, ad un anno di distanza dalla realizzazione del film “Palermo Sospesa, c’è il festino che non c’è”, diretto dalla regista Costanza Quatriglio, attualmente visionabile sulla piattaforma di Rai Play, che ha visto il coinvolgimento di ex allievi del corso di documentario.
Ruben Monterosso, che ne ha curato la regia in collaborazione con Federico Cammarata, sono stati impegnati nella realizzazione di un vero e proprio backstage, con il taglio del cinema del reale, per raccontare tutte le fasi che porteranno alla celebrazione del festino dedicato a Santa Rosalia, anche quest’anno in emergenza pandemica con divieto di processioni e assembramenti.
“Siamo molto contenti che il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Culture Mario Zito, ci abbiano chiesto di proseguire il lavoro filmico realizzato lo scorso anno e che ha avuto un’ampia diffusione mediatica - dichiara Ivan Scinardo, direttore del Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo - metteremo a disposizione il filmato, che avrà una durata massima di 20 minuti, del capo area dell’assessorato alle Culture, Domenico Verona, per la diffusione a titolo gratuito a tutte le tv e le testate giornalistiche on line che ne faranno richiesta”.
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