Alla cerimonia erano presenti i figli del cronista ucciso, Massimo e Giulio, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Giuseppe Forlani. Per il Gruppo cronisti siciliani erano presenti il presidente Giuseppe Lo Bianco, e Leone Zingales, componente del Consiglio direttivo e organizzatore dell’evento.
La cerimonia si è svolta in due momenti per evitare assembramenti e nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid.
L’iniziativa, come accade dal 2006, è stata organizzata dal Gruppo siciliano dell’Unci-Unione cronisti italiani (Gruppo di specializzazione della Fnsi-Assostampa).
Il sindaco Leoluca Orlando ha deposto un cuscino di fiori sulla lapide che ricorda l’assassinio. Nella circostanza non sono stati effettuati discorsi ma due momenti di riflessione nell’aiuola dedicata a Francese alla sola presenza dei familiari, del sindaco e del Prefetto. Mario Francese è stato ucciso la sera del 26 gennaio 1979 a colpi di pistola mentre rientrava nella sua abitazione.
"A 42 anni di distanza dalla sua morte – ha dichiarato Orlando -, ricordiamo ancora Mario Francese, cronista vittima di un tempo in cui raccontare la mafia era raccontare del legame fra criminali e politica, raccontare l'intreccio fra affari e politica. È anche grazie al lavoro di Francese e di tanti giornalisti Palermo è oggi più libera dal giogo criminale”.
Il ricordo di Mario Francese da parte dell'assessore Samonà nell'anniversario della sua morte
"Oggi ricorre il 42° anniversario dell’omicidio di Mario Francese, il coraggioso giornalista siciliano, tra i più bravi che la nostra Terra abbia mai avuto, assassinato dalla mafia il 26 gennaio del 1979. Il suo giornalismo d’inchiesta era scomodo, coraggioso e libero; il suo impegno civile era contrassegnato dalla costanza nel condurre inchieste difficili, spesso molto rischiose; la sua missione, per cui perse la vita, era quella di indagare e rivelare anche le verità più scomode, come quella sugli interessi criminali nella diga Garcia".
Lo scrive l'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà sui suoi canali social, nell'anniversario dell'omicidio del giornalista Mario Francese.
"Mario Francese - sottolinea l'assessore Samonà - è stato, è e sarà da esempio ai moltissimi colleghi giornalisti che auspicano di avere il suo acume e la sua impavidità, diventando cronisti schietti, capaci di raccontare i fatti, girare la penna nelle piaghe putrescenti della società, denunciare il crimine sempre e comunque, proprio come lui.
Sull’indimenticabile figura di questo grande giornalista sembra cucito addosso un aforisma di William Shakespeare che, così, recita: “I vigliacchi muoiono molte volte prima della loro morte. L’uomo coraggioso non ha esperienza della morte che una volta sola”. Mario Francese apparteneva alla seconda categoria".
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