Oggi, 21 giugno, è il solstizio d'estate. E' il giorno più lungo dell’anno. A mezzogiorno dell'Ora Solare (ovvero alle una dell'Ora Legale attualmente in vigore) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull'orizzonte.
Il solstizio d’estate è una ricorrenza da sempre molto sentita e celebrata sin dalle primissime civiltà. Fin dall’antichità il cambio di direzione che il Sole compie tra il 21 e il 22 giugno è stato salutato come l’inizio di un nuovo periodo di vita. D'altronde, il fenomeno astronomico che determina la giornata più lunga e soleggiata dell’anno ha rappresentato per i popoli antichi l’avvio di un periodo di fertilità, benessere e ricchezza perché in estate la vegetazione è abbondante e i raccolti raggiungono il loro picco massimo.
Il più famoso sito archeologico dedicato all'osservazione del corpo celeste probabilmente è Stonehenge, nel Regno Unito. Caratterizzato da grandi megaliti che raggiungono fino 50 tonnellate di peso disposti in due cerchi concentrici, sembra servisse agli uomini del Neolitico, forse Druidi, per studiare i fenomeni astronomici legati al Sole, tanto da diventare un vero e proprio tempio. L’asse del tempio, al cui centro si erge un macigno detto “Pietra del tallone” ("Friar's Heel"), è orientato in direzione dell'alba nei solstizi estivi, ma non di quelli invernali.
Nelle civiltà precolombiane le due giornate del solstizio, quello d'inverno e quello d'estate, erano sacre. Per gli Inca il Sole rappresentava la sovrana della Terra, Inti, e con un complesso sistema di torri si stabiliva l’arrivo di solstizi ed equinozi. Anche per i Maya il sole era importantissimo: considerato fonte di vita ed essenziale per le attività umane, per poterne prevedere solstizi ed equinozi avevano elaborato un calendario molto preciso.
Per gli antichi Romani i solstizi erano consacrati a Giano bifronte, il dio guardiano delle soglie e dei passaggi, in quanto i solstizi erano correlati tra di loro. I Greci li chiamavano porte cosicché la "porta degli uomini" era il solstizio estivo, mentre la "porta degli dei" il solstizio invernale.
Anche i Cristiani fecero propria la festività del Sole. Il 24 giugno, quando le giornate iniziano lentamente ad accorciarsi fino al solstizio d’inverno, si ricorda infatti la natività di Giovanni Battista, il Santo che battezzò Gesù.
Non è un caso che San Giovanni abbia come attributi il fuoco e l'acqua, con cui battezzava: secondo un'antica credenza, infatti, il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua). E poiché nella tradizione popolare i riti propiziatori prevedono falò e rugiada, ecco che la religione cristiana fece proprie queste tradizioni coniugandole nella liturgia del battesimo.
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