Nuovo appuntamento con “I Cantieri dell’identità. Paesi, borghi e piccole patrie di Sicilia”, il progetto dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che ha lo scopo di monitorare e mettere in rete, in un circuito virtuoso, le identità locali siciliane, con particolare riferimento ai paesi e ai borghi dell’Isola con popolazione inferiore ai diecimila abitanti.
Dopo il primo incontro tenutosi a Montalbano Elicona, in cui si sono riuniti i sindaci e gli assessori dei piccoli comuni della provincia di Messina, e quello di Geraci Siculo, reduce dalla importante competizione del “Borgo dei borghi”, in cui ha conseguito il secondo posto, adesso è la volta della provincia di Agrigento, con Sambuca di Sicilia comune che, nel 2016, si è aggiudicata l’edizione del “Borgo dei Borghi”.
L’incontro, coordinato dalla professoressa Fulvia Toscano e promosso in collaborazione con l’associazione “Borghi più belli d’Italia” si terrà sabato 13 novembre alle 10.30 a Palazzo Panitteri, alla presenza dell’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, del sindaco di Sambuca, Leonardo Ciaccio, insieme a Pippo Simone, vice presidente nazionale de “I borghi più belli d’Italia”, Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale de “I borghi più belli d’Italia” in Sicilia, all’assessore comunale alla Cultura, Giuseppe Cacioppo e a Gori Sparacino, esperto in sviluppo locale.
I protagonisti saranno i sindaci, gli assessori, le associazioni, gli operatori culturali, le pro-loco e gli enti territoriali che parteciperanno all’incontro, portatori delle loro esperienze, interlocutori privilegiati, cui è affidato il compito di evidenziare la forza della specificità del loro territorio e la potenzialità dello stesso, in una narrazione che vuole, da un lato, fare il punto sul già esistente, dall’altro promuovere nuove visioni e strategie per il futuro, in una ritrovata sinergia con l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
La tutela e, al contempo, la promozione dell'Identità dei paesi siciliani, le nostre “piccole patrie”, è uno degli obiettivi primari dell’Assessorato, una sfida che mira a coniugare difesa, non nostalgica, delle tradizioni, e proiezione sostenibile del futuro, nel rispetto della Identità plurale della Sicilia, di cui proprio paesi e borghi costituiscono la vera, reale e non decantata, anima. All’incontro del 13 faranno seguito altre iniziative per ognuna delle province siciliane, per dar voce e per porgere ascolto ai veri protagonisti dei diversi territori, allo scopo di creare una capillare mappatura di risorse, progetti, come anche criticità da affrontare, avvicinando concretamente gli amministratori locali all’assessorato. Un’occasione importante, foriera di azioni efficaci e lungimiranti, all’insegna del dialogo tra pubblico e privato e della necessità della tanto agognata ripartenza.
“Oggi abbiamo la possibilità – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – di permettere che la nostra storia e la nostra tradizione, espressioni dell’identità dei luoghi, diventino elementi fondanti per costruire il futuro della Sicilia. Per questa ragione, i paesi, i borghi, cioè le cosiddette “piccole patrie di Sicilia” devono diventare il motore di un progetto di grande respiro che intervenga sui territori in modo virtuoso, per esaltarne le peculiarità, generando occasioni di sviluppo. Cultura ed economia possono e devono andare insieme, perché su questa nuova consapevolezza si può programmare oggi il domani della nostra Sicilia”.
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