Trovare un filo conduttore che lega le diverse produzioni e creazioni del Prima Onda Fest, non è impossibile. Perché va immaginato come una ruota che ha un perno e gira su se stessa lanciando raggi ovunque: giunto alla sua quinta edizione, Prima Onda è un festival multidisciplinare dedicato alle arti performative, strettamente avvinto al territorio palermitano. Che a differenza di altri ambiti in cui diventa un macigno che affoga, in questo caso è linfa al processo di creazione. Tutto sta infatti nel rapporto ad armi pari che artista e luogo stringono, una sorta di alleanza temporale che porta il primo a esplorare il secondo, costruendo un ponte ideale sopra le sponde del fiume Oreto, dal centro della città, il Teatro Garibaldi e la Kalsa, verso la Costa Sud, per poi risalire verso il carcere Pagliarelli. Gli artisti coinvolti esplorano il significato di “margine”, sottile linea di confine che spesso si identifica con “l'esilio” e che se attraversata, trova una nuova lingua, poetica e trasversale, capace di parlare oltre le differenze. Per scrivere itinerari immaginifici e immaginari sulla città di Palermo.
Prima Onda Fest, giunto alla sua quinta edizione, conferma la direzione artistica a più mani: tre direttrici, ognuna con il proprio forte background, firma per la sua disciplina, Manuela Lo Sicco per il teatro; Giovanna Velardi per la danza, Valeria Cuffaro per la musica, e Cristina Alga, curatrice dei progetti dedicati alla comunità in sinergia con il territorio delle periferie della Città Metropolitana di Palermo.
Due settimane intense, di spettacoli, performance, concerti, incontri, workshop, privilegiando sempre la visione creativa, il confronto continuo. Si inizia il 23 ottobre e si va avanti fino a domenica 3 novembre con una “coda” il 7 novembre quando Daniela Mangiacavallo proporrà un nuovo capitolo del suo Dis/incanto dentro il carcere di Pagliarelli. Un’anteprima al programma sarà venerdì prossimo (11 ottobre) alla Vicaria con un atelier aperto sul metodo formativo di Emma Dante, che lo conduce con Sabino Civilleri, partecipano gli studenti dell'ERACM - École regionale d'acteurs de Cannes et Marseille. Una prima parte più fisica, di controllo del corpo attraverso la forza creativa dell’attore; una seconda parte sulla relazione tra l’attore e il regista.
Per il TEATRO, tra i protagonisti più attesi a Palermo, Serena Sinigaglia che affida a Maria Pilar Pérez Aspa il suo Isabel Green, crescendo tragicomico giocato sul tentativo di una grande star hollywoodiana, di rompere ogni convenzione. Rémi Boissy con una performance di teatro fisico, dove il combattimento, la resistenza e la resilienza sono le forze motrici della trasformazione. Una forte scelta politica di esclusione è invece Svelarsi spettacolo a cui Silvia Gallerano ammette sole donne o che si sentano tali. Ritorna anche Babilonia Teatri che si interroga sul rapporto tra uomo e Terra; la Carmen di Maria Chiara Pederzini è liberamente ispirata al romanzo Non lasciarmi di Ishiguro. Due migrazioni diverse: se Sammarzano di Ivano Picciallo esplora i campi di raccolta del pomodoro dove gli immigrati si rompono la schiena, Preziosa Salatino cerca di entrare nella testa e nella lingua di un’emigrata italiana in America.
Per la DANZA, Yuval Pick direttore del CCN di Lione presenta un suo metodo di danza personale, la giovane coreografa Francesca Foscarini presenterà Animale, progetto coreografico pluripremiato ispirato a Antonio Ligabue; e Erica Bravini e Michael Incarbone presentano Fallen Angels, sinfonia di corpi che cadono nel presente.
Per la MUSICA, si va dal jazz del duo di Carla Restivo e Luca Nostro, alle esplorazioni di suoni arcaici e primitivi di Mario Crispi, alla tradizione orale balcanica, araba, ebraica dei Matrimia; ispirato alle teorie del “paesaggio sonoro” del canadese Raymond Murray Schafer, nasce “Oreto Blues” della violinista tedesca Gunda Gottschalk e del Sicilian Improvisers Orchestra ensemble, progetto che fu ideato da Lelio Giannetto e diventa così un vero omaggio al suo lavoro, a quattro anni dalla scomparsa del grande contrabbassista palermitano. Oltre ai progetti fermamente legati al territorio sviluppati all’Ecomuseo del Mare, parte “L’isola desiderata”, racconto narrativo di Dario Muratore ospitato a bordo di un'imbarcazione a vela ancorata alla Cala della Lega Navale.
Prima Onda fest è movimento, naturale filiazione di un collettivo di artisti, GENIA, che, durante la pandemia, sente la necessità di esplorare altri territori, di mettere il corpo lì, dove doveva stare. Genia è un’associazione di realtà produttive in ambito teatrale, coreutico e musicale riconosciute da istituzioni locali e nazionali; un collettivo multidisciplinare che mette in campo diversi saperi per lavorare sul fare artistico e sui processi che lo generano e lo motivano. In Onda Azioni (Inondazioni) è il laboratorio delle idee di Genìa, in cui creatività collettiva e sguardo sulle altre esperienze hanno segnato la morfologia delle cinque edizioni. Il Teatro Garibaldi diventa punto di partenza per il movimento interno del festival verso Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, La Casa Circondariale Pagliarelli, I Cantieri Culturali alla Zisa, alcuni paesi dell’ex provincia.
TEATRO
Per questa V edizione la sezione teatro continuerà a condividere ragionamenti legati alla marginalità e porre lo sguardo sulla linea di confine, sulla soglia che ci rende in bilico e mai comodi. Che chiede inclusione ma allo stesso tempo esclude. L’inospitalità di questo mondo e la scomodità di chi non ha ancora trovato il suo posto. Allora anche la consegna di un premio può rivelare la paura di quello che avverrà e il rimorso di quello che si è perso: capita in Isabel Green, regia di Serena Sinigaglia grande artista che manca da Palermo da tanti anni. Il programma si srotola accogliendo spettacoli e creazioni di diversa natura: da RLM di Rémi Boissy, performance di teatro fisico, dove il combattimento, la resistenza e la resilienza sono le forze motrici della trasformazione. In Izzera (va a Merica) di Preziosa Salatino, un’emigrata italiana va in America: non solo il disagio nel non sentirsi a casa, ma anche la nascita di un nuovo linguaggio ibrido l'italiese, lingua di una terra di mezzo. Svelarsi di Silvia Gallerano, spettacolo per sole donne o che si sentano tali. Forte scelta politica di esclusione maschile. In molti potrebbero contestarla. Credo sia un bel Big Bang se all’uscita del teatro ci saranno uomini curiosi che hanno voglia di condividere ciò a cui non hanno potuto assistere. Io ti vedo di Rossella Pizzuto e Gisella Vitrano (per bambini). Corpo, voce e disegno per accompagnare il pubblico più giovane alla scoperta del mondo e di noi stessi. Due bambini ci raccontano il loro punto di vista in Mulino Bianco di Babilonia Teatri. Dove neanche la terra è un luogo sicuro, siamo a limite di sfratto nell’unico luogo abitabile dell’universo. Una compagnia pugliese in Sammarzano (compagnia Malmand Teatro) racconta di una città invisibile e di una parte invisibile della popolazione, quella che senza sosta lavora a capo chino il pomodoro San Marzano, regalando il loro punto di vista su temi come emarginazione e accoglienza. Infine (Dis)ncanto, esperienza già condivisa di teatro in carcere di Daniela Mangiacavallo, progetto che ha portato in carcere la domanda “chi vuole vedere e conservare in se l’incanto?” La potenza della fantasia, della poesia, per alimentare attraverso la favola la speranza di un nuovo modo per affrontare il mondo che li attende.
Manuela Lo Sicco
DANZA
Il programma degli spettacoli di danza segue la volontà condivisa con le altre direzioni artistiche, di sostenere la nuova drammaturgia e aprire una finestra agli spettacoli internazionali, accogliendo giovani compagnie italiane. Yuval Pick direttore del CCN di Lione ha approfondito e strutturato un metodo di danza personale: presenterà lo spettacolo Into the silence, dialogo poetico tra danzatori e lo spazio (e il 25 ottobre momento pubblico e incontro con il coreografo). La giovane Francesca Foscarini presenterà Animale, progetto coreografico pluripremiato ispirato a Antonio Ligabue e alla sua visione straordinaria del mondo naturale. Gli animali sono portati in scena, in una natura che è indifferente, fatta di energia e combattimento, di opposizione. In questo contesto desolato possiamo trovare la bellezza che arriva sempre in maniera imprevedibile. Erica Bravini e Michael Incarbone presentano Fallen Angels, sinfonia di corpi che cadono nel presente; l’ immagine della caduta degli angeli ribelli viene ricontestualizzata e spostata ad un’osservazione su recenti fenomeni musicali. Ci si chiede che frequenza incarna il corpo che vive questo presente “iper-culturale”, in continuo stato di avanzamento, accelerazione, innovazione, così come di saturazione, inerzia, anacronismo.
Giovanna Velardi
MUSICA
La sezione musica di questa quinta edizione di Prima Onda offre un viaggio trasversale dentro i mondi del suono, non solo per contesto o linguaggio di riferimento: dal jazz del duo di Carla Restivo e Luca Nostro, alle esplorazioni di suoni arcaici e primitivi degli strumenti a fiato sviluppati da Mario Crispi che vengono poi re-interpretati dalle forme innovative digitali e multimediali grazie all’utilizzo dell’elettronica; fino ai linguaggi derivati dalla musica della tradizionale orale balcanica, araba, ebraica che sceglie i codici estetici del rock con la musica dei palermitani Matrimia; e ancora, le applicazioni della teoria sul Paesaggio Sonoro elaborate dal canadese Raymond Murray Schafer vengono messe in pratica attraverso la realizzazione del progetto formativo_performativo site-specific “Oreto Blues” con Sicilian Improvisers Orchestra ensemble ideato da Lelio Giannetto, un vero omaggio al suo lavoro, reso possibile grazie alla sensibilità sonora e performativa della violinista tedesca Gunda Gottschalck.
Valeria Cuffaro
ECOMUSEO
L'Ecomuseo Mare Memoria Viva ospita per Prima Onda fest i progetti partecipativi e il teatro per le nuove generazioni. Un filo verde e blu continua a unire il festival alla Costa sud, alla complessità di un territorio in trasformazione, uno spazio liminale dove terra e mare si incontrano che ospiterà, non a caso, l’incontro tra artisti e abitanti del lungomare. Sia il progetto Mettiti al riparo. Ti amo di Caterina Moroni che Costa Sud. Come l’acqua che scorre di Emilia Guarino sono infatti l’esito di residenze presso l’Ecomuseo che hanno visto le artiste co-creare insieme ad adolescenti e donne residenti nel quartiere grazie alla collaborazione con NiDo, lo spazio donne di MMV e la partecipazione di studenti e studentesse dell’Istituto Regina Margherita. Gli appuntamenti per le famiglie con Io ti vedo di Rossella Pizzuto e Gisella Vitrano si abbinano nei giorni della festa dei morti a una visita al nuovo allestimento del museo pensata per tutte le età per trascorrere insieme un tempo di ascolto, scoperta, gioco e poesia. Un festival è un rituale di aggregazione, una comunità cittadina che accoglie gli artisti, un’occasione di incontro per questo oltre alla programmazione di teatro, musica e danza. Prima Onda si arricchisce di momenti di parola per confrontarsi sui temi che alcuni spettacoli propongono, proiezioni di film, laboratori e momenti di formazione che uniranno la Kalsa, quartiere arabo nato da una comunità di pescatori, al mare della Costa Sud.
Cristina Alga
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