Cronaca di un giovedì al pronto soccorso dell’ospedale Cervello: oltre 36 ore di vana attesa per una trasfusione, 25 e più persone in attesa, alcune da oltre 8 ore. Manca il personale e c’è un solo medico in servizio. Pazienti con problematiche anche gravi e da trattare con urgenza, stanchi e disillusi, costretti a rinunciare e a recarsi altrove. Pazienti in attesa che chiamano invano le forze dell’ordine. Una cronaca riscontrabile anche per altre aree di urgenza della città, a giudicare dalle tante segnalazioni che giungono allo sportello di Federconsumatori.
“È la triste realtà della medicina d’urgenza, e della sanità pubblica in generale, a Palermo. Attese snervanti, pazienti disperati costretti a migrare da un pronto soccorso all’altro, vergognose liste di attesa infinite” denuncia Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “Non solo. In questa grave inefficienza della sanità pubblica dovrebbe chiudere il pronto soccorso del Cervello. Praticamente, la popolazione della zona occidentale di Palermo si dovrà riversare su Villa Sofia. Un pronto soccorso anch’esso con poco personale e con rinomati tempi di attesa insostenibili”.
Federconsumatori ha creato un account di posta elettronica per raccogliere le denunce dei cittadini. Scrivere a emergenza-salute@libero.it per segnalare disservizi, attese scandalose per esami e/o visite specialistiche, mala sanità.
Fonte: Federconsumatori
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