Salgono a 13 le vittime per Coronavirus tra gli ospiti della Rsa Villa delle Palme a Villafrati, il comune della provincia di Palermo dichiarato "zona rossa" dal presidente della Regione Musumeci.
Un uomo è morto nel Covid Hospital di Partinico, dove era ricoverata da alcuni giorni. Nella Rsa sono stati registrati complessivamente 74 casi di persone positive al Coronavirus, 60 tra gli anziani ospiti (13 dei quali deceduti) e 24 tra gli operatori della struttura.
Quello delle Rsa è un inferno senza fine e lo dimostrano i numeri. Il 40,2% dei deceduti nelle strutture sanitarie assistite dall'inizio di febbraio era positivo al Covid-19 o aveva sintomi compatibili con la malattia. Lo afferma il report dell'Istituto Superiore di Sanità, di cui è stato pubblicato il terzo aggiornamento nei giorni scorsi, su un campione di circa mille strutture in cui sono stati riscontrati quasi settemila morti.
Secondo i dati del rapporto, il tasso di mortalità fra i residenti, considerando i decessi di persone risultate positive o con sintomi simil-influenzali, è del 3,3%, ma sale fino al 6,7% in Lombardia: Bergamo è la provincia più colpita, con una mortalità che supera il 18%, seguita da Reggio Emilia e Lodi. La percentuale più alta dei decessi, circa il 36% del totale, si è avuta nel periodo tra il 16 e il 31 marzo, riporta la survey. I decessi, ha spiegato Graziano Onder, uno dei curatori, corrispondono a circa il 7% del numero complessivo degli anziani residenti nelle Rsa, calcolato in oltre 80.000. Di questi, la maggior parte si trova nel Nord Italia e solo un migliaio sono risultati positivi al nuovo coronavirus, la maggioranza dei quali in marzo.
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