E' durata oltre quattro ore la riunione del consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle per discutere delle critiche di Luigi Di Maio al no all'invio delle armi in Ucraina. Il leader, Giuseppe Conte, si è detto molto rammaricato ma per momento resta congelata un'eventuale espulsione del ministro degli Esteri. Nel vertice viene ribadita la linea sulla risoluzione che dovrà essere votata al Senato domani, in concomitanza con le comunicazioni del premier Mario Draghi prima di partire per Bruxelles. Attesa per questa mattina una nota ufficiale sull'incontro.
Roberto Fico
"Siamo arrabbiati e delusi. Non riesco a comprendere che il ministro degli esteri Di Maio attacchi su delle posizioni rispetto alla Nato e all'Europa che nel Movimento non ci sono e non se ne dibatteva prima". Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico, commentando a Napoli le frizioni all'Interno del M5S.
Giuseppe Conte
L'ex premier, secondo quanto appreso dall'Adnkronos, avrebbe espresso "forte rammarico" per le esternazioni del titolare della Farnesina. Un intervento, quello di Conte, definito "molto equilibrato" da fonti pentastellate. Almeno per ora, quindi, nessun provvedimento di espulsione nei confronti di Di Maio, mentre il Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle ha ribadito la collocazione euro-atlantica dell'Italia, bollando come 'immotivate' le accuse di anti-atlantismo lanciate dal titolare della Farnesina.
Luigi Di Maio
"La prossima settimana in Parlamento si voterà la risoluzione sulla posizione che il Governo porterà avanti ai tavoli europei. Da Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana ho ribadito e continuerò a ribadire che l’Italia non può permettersi di prendere posizioni contrarie ai valori Euro-Atlantici. Valori di democrazia, di libertà, di rispetto della persona e di difesa degli Stati". Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, in una nota si esprime così nella fase di tensioni che attraversano il M5S in relazione all’invio di armi all’Ucraina.
Il titolare della Farnesina sottolinea che "tutti cerchiamo e vogliamo la pace. Intanto, però, Putin sta continuando a bombardare l’Ucraina, ignorando la richiesta della comunità internazionale di sedersi a un tavolo per i negoziati. Intanto l’esercito russo continua a uccidere civili innocenti e blocca i porti e l’export del grano, rischiando di causare una ulteriore guerra che, a sua volta, potrebbe generare l’aumento di nuovi flussi migratori incontrollati, anche verso il nostro Paese". "Nel frattempo - si legge - dobbiamo rimanere uniti per vincere in Ue la battaglia sul tetto massimo al prezzo del gas, per contrastare le speculazioni e tutelare famiglie e imprese italiane".
"Davanti a uno scenario del genere, i dirigenti della prima forza politica in Parlamento, invece di fare autocritica, decidono di fare due cose: attaccare, con odio e livore, il Ministro degli Esteri e portare avanti posizioni che mettono in difficoltà il Governo in sede Ue. Un atteggiamento poco maturo che tende a creare tensioni e instabilità all’interno del Governo. Un fatto molto grave.
Fonte: Adnkronos
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