“Siamo fortemente preoccupati, per i nostri territori già in grande crisi economica, questi aumenti dei prezzi delle bollette e del costo della vita stanno diventando insostenibili, la povertà a Palermo e Trapani sta crescendo. E saranno ancora più gravi le conseguenze sul fronte dell’occupazione, si rischiano licenziamenti da parte di aziende, negozi, ristoratori, che in questi giorni ribadiscono manifestando di essere letteralmente con l’acqua alla gola”. A lanciare l’allarme cosi è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana.
“Nelle nostre sedi arrivano richieste di aiuto da parte di tante famiglie, è allora questa l’assoluta priorità che governi regionale e nazionale dovranno porre subito nella loro azione, appena insediati. Interventi concreti e immediati per fermare le scosse di un terremoto economico che il sistema sociale delle nostre città non è in grado di sostenere, così si rischia il crollo”. “
Siamo dell’idea – ribadisce La Piana - che per quanto possa rappresentare un aiuto nel momento emergenziale, la strategia dei ‘bonus’ non può risolvere da sola le crisi in atto. Si deve intervenire a monte, servono quindi, come sostenuto dal nostro segretario generale regionale Cappuccio, interventi che abbattano i costi delle bollette e dei prezzi al consumo, perché solo con la stretta sugli eccessivi balzelli si potrà incidere sulle casse delle famiglie”.
“Quello del caro bollette – incalza La Piana - è un problema indotto. La causa è legata tutta alla dipendenza del nostro Paese dalle materie prime energetiche e dalle regole che il sistema Italia si è data. Dipendiamo dall’estero per oltre tre quarti dei nostri bisogni e con la liberalizzazione abbiamo di fatto consegnato in mano ai privati il ruolo pubblico e strategico di tutela della nostra sicurezza energetica. Oggi paghiamo anche questo! Serve quindi qualcosa di eccezionale: misure ad hoc per rendere meno fragile un sistema che le scelte del passato, ma anche le NON scelte, hanno reso certamente molto fragile”.
La Cisl Palermo Trapani spiega il segretario generale: “vigilerà su quanto accade nelle due province con un occhio rivolto alle scelte di campo che la politica urgentemente ai vari livelli dovrà prendere ma con l’altro rivolto alla concreta situazione che famiglie ed imprese, lavoratori, lavoratrici, pensionati, pensionate e disoccupati stanno vivendo”.
La Piana conclude “a chi sta per affogare non puoi insegnare a nuotare, prima lo salvi e poi gli spieghi come si fa. Sono concetti scontati, forse, ma spesso chi sceglie è lontano da chi ha il problema e questa distanza crea solchi enormi che, se non gestiti, possono sfociare in situazioni complesse e talvolta possono dare spunto alla criminalità organizzata di ‘farsi viva’ con chi ha bisogno. Ecco perché oggi va acceso un grande riflettore sul tema dell’usura, mettendo in campo tutti i controlli necessari al riguardo”.
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