Presidio davanti alla Prefettura del Consorzio di bonifica 2 Palermo per il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori. Flai, Fai e Uilbi hanno chiesto un incontro urgente al prefetto per rappresentare il disagio dei lavoratori, in stato di agitazione.
“Ancora oggi non abbiamo notizie sulla corresponsione dei salari arretrati e anche degli ultimi rimborsi Irpef – dichiarano i segretari generali territoriali di Flai Cgil, Fila Cisl e Uilbi Uil Enza Pisa, Franco Nuccio e Gerlando Inzerillo - Questo ritardo, che si ripropone periodicamente, non è più tollerabile. Sta determinando un impoverimento dei lavoratori, che non riescono più a garantire i bisogni primari delle famiglie né a sostenere i costi per gli spostamenti casa-lavoro, essendosi nel frattempo indebitati per far fronte ai ritardi cronici e nefasti che si accumulano”.
“Oltre a questo – aggiungono Pisa Nuccio e Inzerillo - con il mancato incremento delle giornate di lavoro ai lavoratori a tempo determinato, si rischia di non poter garantire la mole di interventi necessari al corretto svolgimento delle attività consortili e le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, in un momento drammatico per il territorio e i produttori, per la grave siccità che si è abbattuta sulla nostra provincia”.
Flai, Fai, Filbi dal viceprefetto. Restano in stato di agitazione i 200 lavoratori “fino a quando non arriveranno gli stipendi arretrati”
Mantengono lo stato di agitazione i 200 lavoratori del Consorzio bonifica 2 Palermo, fino a quando non si risolverà il problema degli stipendi e della prosecuzione dell'attività lavorativa degli stagionali.
Oggi, dopo il sit-in in via Cavour, i segretari generali di Flai, Fai e Filbi hanno incontrato il viceprefetto Pietro Barbera.
“I lavoratori hanno ricevuto l’acconto di luglio ad agosto ma c’è nessuna certezza sull’erogazione delle altre mensilità - hanno spiegato i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil Enza Pisa, Franco Nuccio e Gerlando Inzerillo al viceprefetto - Il Consorzio paga tre-quattro volte l’anno, mai con regolarità e ogni famiglia è costretta ad anticipare: siamo arrivati al punto che i lavoratori non possono più anticipare i costi per gli spostamenti sul lavoro. Chiediamo che si risolvano i problemi burocratici legati al bilancio per ottenere la seconda semestralità dei contributi della Regione, per le attività del consorzio. E che si normalizzi la tempistica dei pagamenti.
“Dalla Prefettura abbiamo ricevuto comprensione per la grave situazione dei lavoratori e l’impegno per una interlocuzione con gli organismi preposti. Malgrado le difficolta economiche, i dipendenti del Consorzio – hanno evidenziato i tre segretari – hanno garantito per tutta l’estate, senza mai arretrare d’un solo passo, lo svolgimento delle attività di manutenzione delle reti idriche e di ripulitura degli avamposti per contenere il rischio incendi. Proprio per questo, rimaniamo basiti che non ci si adoperi per utilizzare le economie derivanti dal turnover, e per reperire ulteriori risorse, per prolungare le giornate lavorative agli operai stagionali”.
Alla Prefettura, i rappresentanti territoriali di Flai, Fai e Filbi hanno anche rappresentato il problema di una cinquantina di operai stagionali, i 78isti, che nella prima decade di agosto hanno già completato le loro giornate lavorative, e i 151isti, che le stanno completando.
“Proprio quest’anno, con la crisi idrica, la siccità e il rischio incendi che sta mettendo a dura prova il nostro territorio, la forza lavoro si sta già esaurendo. Sono rimasti in pochissimi per le attività di manutenzione – aggiungono Pisa, Nuccio e Inzerillo - Avevamo chiesto di evitare i licenziamenti, ritenendoli inverosimili, per le emergenze della stagione. Si esca dall’inerzia: il consorzio di bonifica sia messo nelle condizioni di lavorare con una programmazione economica stabile e lungimirante, a servizio del territorio e dei produttori”.
Richieste già sottoposte da Flai, Fai e Filbi in questi mesi all’attenzione del commissario straordinario del Consorzio Giarraputo. I sindacati chiedono direttamente al presidente della Regione di occuparsi di questa vicenda: “Nell’ultimo incontro, il 5 settembre, il commissario ci aveva assicurato che avrebbe fatto partire alla Regione una richiesta di anticipazione di somme per i lavoratori. Ma fino ad oggi la richiesta non è partita. Se è vero che è stato scongiurato il rischio del disastro finanziario dell'ente attraverso il contributo straordinario di 6 milioni e 400 mila euro approvato dall'Ars a fine luglio, che va a sanare debiti vecchi di vent'anni, dall'altra parte va messa in opera ogni strategia che riduca le lungaggini burocratiche per permettere ai dipendenti di acquisire le mensilità arretrate. Il presidente Schifani intervenga per evitare che, nonostante i finanziamenti arrivati, la situazione precipiti”.
Fonte: Cgil Palermo
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