In programma un lungo giro di incontri che vedrà partecipare in mattinata prima l'Abi e l'Ania, quindi Confindustria con il presidente Carlo Bonomi, Confapi, e poco dopo Cgil, Cisl e Uil con i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. A seguire l'Ugl e tra gli altri, nel pomeriggio, Unioncamere, le diverse associazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani e poi l'Alleanza delle cooperative.
CONFINDUSTRIA
"Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno all'azione che dovrà intraprendere, nella vera speranza che il consenso parlamentare riservato al suo programma sia ampio e solido, perché c'è davvero molto da fare, e bisogna farlo presto e bene". Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al termine dell'incontro con il premier incaricato Mario Draghi.
ABI
I provvedimenti "eccezionali che in questi mesi sono stati varati dalle autorità europee e nazionali, a sostegno dell'economia produttiva, con prestiti garantiti e moratorie, noi abbiamo chiesto che non vengano interrotte anzitempo, che abbiamo una durata più lunga della pandemia e quando sarà finalmente conclusa la pandemia che vengano ridotte gradualmente senza immediatezza, senza integralismi e automatismi". E' la richiesta dell'Abi esposta al presidente incaricato Mario Draghi in occasione delle consultazioni. Secondo il presidente Antonio Patuelli, "occorrerà dare tempo alle imprese, in una situazione di ritrovata normalità, per riprendere a lavorare in maniera ordinaria e avere tempo di ripagare, con gradualità senza strattonamenti, i debiti che hanno contratto negli anni della pandemia e in quelli in cui hanno chiesto le moratorie". Le banche, sottolinea Patuelli, "sono molto impegnate e preoccupate per quelli che possono essere i rischi che possono toccare le imprese in difficoltà a seguito della pandemia e conseguentemente alle imprese, le banche stesse".
LE REGIONI
"Massima collaborazione" dalle regioni al premier incaricato Mario Draghi. Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, al termine della consultazione con lo stesso Draghi, ringraziando anche il presidente Mattarella per le sue parole.
"Per noi che rappresentiamo i territori è un fatto importante questo incontro con il presidente incaricato. Due le priorità assolute: la prima la lotta alla pandemia che rispetto allo scorso anno precede, quindi tutta l'offerta di collaborazione per renderla piu efficace possibile". Lo ha detto ancora il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini al termine dell'incontro con il presidente del conisglio incaricato Mario Draghi. "Ora - ha aggiunto - c'è una pandemia anche economica e sociale e bisogna impegnarsi per lo stop ad ulteriori chiusure e al momento più persone si vaccineranno e più tutti saranno tutelati. Massima collaborazione con il presidente incaricato - ha aggiunto Bonaccini - anche perché abbiamo apprezzato le parole del presidente per irrobustire il piano vaccinale. Non bisogna dimenticare poi che il Piano di Resilienza vede strumenti formidabili dal punto di vista delle risorse, fatto storico e imperdibile per mettere a terra oltre 200 miliardi di euro per la ripresa e per ridurre i ritardi. La riconversione ecologica e digitale è la sfida di domani ma serve anche una robusta semplificazione delle norme. Mai come questa volta la velocità è da abbinare ai provvedimenti che si prenderanno", ha concluso Bonaccini.
I COMUNI
"Abbiamo ringraziato a nome degli ottomila sindaci italiani" il professor Mario Draghi "per questo incontro dalla valenza forte dal punto di vista simbolico e sostanziale" che è un "riconoscimento del ruolo di sentinelle del territorio che svolgono i sindaci", "abbiamo voluto dare spunti per traghettare il Paese verso la ripresa", il "futuro del Paese non può fare a meno della capacità di mediazione dei sindaci" e abbiamo presentato "il piano Città Italia in dieci punti" e offerto la "nostra collaborazione per il piano di vaccinazione". Lo ha detto il presidente dell'Anci Antonio Decaro dopo le consultazioni con Draghi.
LE PROVINCE
"Serve un esercito civile che faccia la propria parte per attuare la sfida delle vaccinazioni. Ma un altro punto di emergenza sono le scuole, le quali sotto il profilo edilizio stanno vivendo un'emergenza da tempo e il Recovery plan è un'occasione per rimetterle a norma e per avviare un risparmio energetico". Lo ha detto il residente dell'Unione delle provice d'Italia (Upi), Michele de Pascale, al termine dell'incontro con il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi.
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