"I vaccini sono efficacissimi e estremamente sicuri, hanno evitato una tragedia terribile. Qualcuno è morto per il vaccino? Sì, probabilmente una persona in Nuova Zelanda è morta per miocardite". Il professor Roberto Burioni torna in tv, nel salotto di Che tempo che fa, interrompendo il silenzio televisivo che durava da maggio. Il virologo fa il punto sull'emergenza coronavirus concentrandosi soprattutto sul vaccino.
"Abbiamo un virus molto più contagioso rispetto allo scorso anno. I vaccini sono efficacissimi e estremamente sicuri, hanno evitato una tragedia terribile. Non voglio neanche immaginare cosa sarebbero stati il nostro paese e il mondo intero senza i vaccini. E' complicato trovare qualcuno per cui non sia consigliato il vaccino. Per le donne in gravidanza si tende a non somministrarlo nei primi 3 mesi perché potrebbe provocare la febbre. E la febbre, a prescindere da cosa viene provocata, può essere pericolosa nel periodo di formazione degli organi del bambino", dice Burioni.
"Tante persone oltre i 50 anni non si sono vaccinate, sono un pericolo soprattutto per se stesse. Il contagio espone l'individuo al rischio di passare guai. Sono convinto che tante di queste persone non siano fanatici antivaccinisti, sono forse persone che hanno paura. La paura è un sentimento utile ma è anche facilmente evocabile. Quando è ingiustificata e quando ci porta ad omettere pratiche indispensabili per la nostra salute, bisogna fare qualcosa. Speriamo di accendere la luce sul vaccino", dice tenendo la sua 'lezione'.
"I vaccini sono sicuri? Hanno effetti a lungo termine. La certezza di una mancanza di un effetto negativo a lungo termine si ha solo a lungo termine. Nulla ci fa sospettare che questi vaccini abbiano effetti negativi a lungo termine. Nella storia della medicina, non esiste un vaccino tra quelli usati che abbia avuto effetti negativi a lungo termine. Il vaccino, come tutti i farmaci, ha effetti collaterali", dice prima di soffermarsi sulla miocardite.
"La miocardite si presenta raramente, in teoria può essere anche grave. Su questo effetto, un'infiammazione del muscolo cardiaco, è stato condotto uno studio molto ampio negli Usa: sono state considerate 300 milioni di vaccinazioni, con 1300 casi di miocarditi. Tutte queste persone sono guarite. Qualcuno è morto per il vaccino? Sì, probabilmente una persona in Nuova Zelanda è morta per miocardite. Una persona in un anno su miliardi di dosi", afferma.
"C'è un rischio, ma ogni anno in Italia ci sono reazioni avverse ai farmaci che causano la morte di 25 persone. Altre persone muoiono per un'allergia al cibo, circa 30 all'anno in media. Ogni anno in Italia 25 persone muoiono per punture di insetti. Il rischio costituito dal vaccino è minimo, rispetto a quelli che fanno parte della nostra vita. A chi ha paura di vaccinarsi, possiamo dire che l'unica cosa di cui aver paura e la sua paura stessa. Quando andate in auto al centro vaccinale, il rischio maggiore lo correte durante il viaggio. Non per la vaccinazione", afferma.
Fonte: Adnkronos
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