Vola al 17,6% il tasso di positività, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute. Poco meno di 12mila i nuovi casi, ma appena 67mila i tamponi nelle ultime 24 ore.
Con questi dati aumentano i dubbi sulle riaperture, a partire dalla scuola. 'Se ha dubbi, il governo ci convochi', dice il presidente delle Regioni Bonaccini.
Slitta al 18, intanto, la riapertura delle piste di sci con l'ordinanza firmata da Speranza, mentre c'è il pressing delle Regioni per la riapertura delle palestre.
La collocazione dei territori nelle varie zone - gialla, arancione o rossa - sarà decisa in seguito al monitoraggio che arriverà nella prima metà della prossima settimana. A rischiare la zona rossa per ora sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, ma anche Puglia, Basilicata e Lombardia. Altri indicatori d'allerta riguardano Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna, che hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni, mentre per Lombardia, Trento e Veneto lo stesso discorso vale per le terapie intensive. Incerta la situazione della Sardegna, mentre fonti di governo fanno sapere che dal 7 l'Abruzzo tornerà in zona gialla.
Fonte: Ansa
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