Giorgia Meloni, al termine del giuramento dei 39 sottosegretari (8 diventeranno viceministri), ha affermato: "Questa avventura sarà lunga, speriamo, difficile, sicuro, e speriamo entusiasmante e lo sarà solo quando riusciremo a dare risposte ai cittadini ad è per quello che siamo qui".
"Ricordate che ci sono decine di milioni di persone il cui benessere la cui serenità dipendono in buona parte da quello che riusciamo a fare noi", ha aggiunto il premier. "La mia idea di Europa è quella di un'Europa confederale in cui viga il principio di sussidiarietà".
"L'unico vero vantaggio che ho rispetto agli altri è che non lavorerò per restare in questo posto. Non sto qui per sopravvivere guardando i sondaggi. Tra cinque anni io non voglio essere rieletta a ogni costo", afferma il premier nell'ultimo libro di Vespa rispondendo alla domanda perché lei dovrebbe riuscire dove i diciassette governi precedenti hanno fallito. "Se non hai niente da perdere, puoi tirare di più la corda. Per fare le cose devi rompere gli schemi; se vivi nel terrore di non essere rieletta, sei destinata a non combinare niente".
Il giuramento
Hanno giurato a Palazzo Chigi, davanti al premier e al sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, i 39 sottosegretari del governo. Otto di loro, poi, saranno nominati viceministri. Il giuramento, ha ricordato Mantovano, "vale per tutti ma la responsabilità è personale. Erano presenti, tra gli altri, i vice presidenti del Consiglio Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il ministro per l'Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Agli Esteri vanno Giorgio Silli e Maria Tripodi; agli Interni Emanuele Prisco, Wanda Ferro e Nicola Molteni; alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari; alla Difesa Isabella Rauti e Matteo Perego; all'Economia Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino; al ministero delle Imprese Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci; al Mite Claudio Barbaro; all'Agricoltura Patrizio La Pietra e Luigi D'Eramo; alle Infrastrutture e trasporti Tullio Ferrante; al Lavoro e politiche sociali Claudio Durigon; all'Istruzione Paola Frassinetti; a Università e ricerca Augusta Montaruli; alla Cultura Gianmarco Mazzi, Lucia Borgonzoni e Vittorio Sgarbi; alla Salute Marcello Gemmato; ai Rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano.
Fonte: TGCOM24
Fonte Immagine: Governo
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