Il Consiglio comunale di Palermo boccia la delibera per l'aumento dell'Irpef, proposta dal sindaco Orlando.
Dichiarazione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:
"Il rifiuto di modificare come proposto dalla Giunta, secondo criteri di equità fiscale, la delibera sull'addizionale Irpef costituisce una scelta, ancora una volta, in danno della città e dei lavoratori da parte di consiglieri comunali irresponsabili".
Dichiarazione consiglieri Italia Viva Dario Chinnici, Francesco Bertolino, Paolo Caracausi, Carlo Di Pisa e Totò Orlando:
«La decisione del Consiglio comunale di Palermo di bocciare la delibera per l'aumento dell'Irpef, proposta dal sindaco Orlando, eviterà l'ennesima stangata ai cittadini che si sarebbero visti raddoppiare le tasse senza avere nulla in cambio.
A essere bocciata è stata l'arroganza di questa Amministrazione che ancora una volta era pronta a mettere le mani nelle tasche dei palermitani per coprire i propri fallimenti.
Adesso chiediamo che l'intero piano di riequilibrio e il conseguente accordo con lo Stato vengano rivisti e discussi dal prossimo sindaco con più autorevolezza».
Marianna Caronia si è oggi astenuta sulla delibera di aumento dell'IRPEF, dopo che il Presidente del Consiglio Totò Orlando ha rifiutato di mettere ai voti un suo emendamento che avrebbe permesso di evitare il dissesto finanziario dell'ente, con un aumento IRPEF compreso fra lo 0,4% e lo 0,5%.
Dichiarazione di Marianna Caronia:
"La città corre sempre più verso il dissesto finanziario, che qualcuno pensa di poter trasformare in una medaglia da appendere alla giacca per certificare la sconfitta politica di Leoluca Orlando.
Ma che l'Amministrazione Orlando abbia fallito sotto pressoché ogni punto di vista lo sanno tutti ed è sotto gli occhi di tutti. Non serve e non servirà condannare Palermo e la prossima Amministrazione al baratro del dissesto per poter fare una campagna elettorale apparentemente più facile.
Oggi avevamo l'opportunità di evitare il dissesto, che porta in automatico tutte le tasse e i costi di tutti i servizi ai massimi di legge e da cui sarà difficilissimo uscire per anni, se non per decenni.
Avevamo la possibilità, se solo la politica avesse scelto di assumersi la responsabilità dei propri atti, di approvare un Piano di riequilibrio che, seppur doloroso, avrebbe lasciato ancora aperti degli spiragli per poter lavorare al futuro di Palermo. Potevamo approvare un aumento risibile, di appena lo 0,5% che non avrebbe influito sulle tasche dei cittadini quanto invece influiranno gli aumenti dei servizi a domanda invididuale e il contemporaneo blocco di tanti servizi comunali essenziali cui andremo incontro impedendo lo straordinario dei dipendenti e nuove assunzioni.
Oggi è un giorno triste per Palermo, condannata da Orlando al declino e condannata da una parte della politica a rimanere per lunghi anni nell'inferno che sarà il dissesto."
Dichiarazione dei consiglieri comunali del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco, Antonino Randazzo e Concetta Amella:
"Scongiurato il pericolo degli aumenti dell'addizionale comunale all'IRPEF, il M5S continuerà a lavorare con i suoi rappresentanti a Roma affinché il Governo nazionale intervenga per salvare Palermo dal dissesto e dalle conseguenze che sarebbero ancora più gravi per tutti i cittadini. Occorre un 'Piano nazionale per Palermo'. Ai cittadini palermitani non è possibile chiedere aumenti dell'Irpef, peraltro iniqui e sconsiderati, ed è per questo che oggi abbiamo votato a favore della restituzione dell’atto".
Dichiarazione di Nicola Scaglione, segretario generale aggiunto del Csa-Cisal:
"La bocciatura della delibera sull'Irpef da parte del Consiglio comunale di Palermo mette a rischio il piano di riequilibrio che avrebbe evitato il default del Comune. La Giunta e il Consiglio comunale trovino un punto di incontro che consenta di confermare gli interventi previsti per i lavoratori, tra cui l'aumento delle ore per i part time, perché necessari a evitare il dissesto funzionale dell'ente e il fallimento dei servizi alla città. In caso contrario, a pagarne il prezzo saranno i lavoratori e i contribuenti".
Dichiarazione del consigliere comunale Leonardo Canto:
"Con la votazione di oggi il Consiglio comunale di Palermo ha finalmente bocciato la delibera proposta dalla Giunta che prevedeva l'aumento della aliquota dell'addizionale Irpef all'1,6 per il 2022 e il 2023, nonché la possibilità di effettuare ulteriori aumenti senza
limiti nel caso che le entrate previste non corrispondessero a quelle poi effettivamente realizzatesi. La bocciatura pone la parola fine sul principio illiberale per il quale siano i cittadini a dover pagare con le proprie tasse tutti i disastri di questa amministrazione.
Ma vi è di più: finalmente il Consiglio comunale inizia a ravvedersi circa la scellerata scelta di approvare, la notte del 31 Gennaio scorso, questo Piano di riequilibrio. Il primo trimestre del 2022 ha visto crollare di 10 milioni di euro le entrate tributarie dell'ente, laddove le previsioni fantasiose del piano prevedevano un sensibile aumento invece delle stesse entrate: la delibera proposta dalla Giunta, oggi finalmente bocciata, prevedeva una 'clausola di salvaguardia' in regione della quale il Consiglio comunale poteva aumentare senza alcun limite la detta aliquota in ipotesi le entrate previste non fossero poi corrispondenti a quelle realizzate (circostanza che si sta già verificando).
Siamo felici di constatare che molti colleghi di diversi partiti abbiano cambiato la loro posizione rispetto alla precedente votazione in cui è caduto il numero legale e riteniamo che si tratti di un primo passo che possa definitivamente far tramontare l'idea di questa
Amministrazione di seguitare a sostenere tutti i provvedimenti collegati a questo piano approvato il 31 Gennaio da una maggioranza 'trasversale' e dal quale molti finalmente oggi, dentro e fuori l'Amministrazione, iniziano a prendere le distanze."
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