Un passaggio della relazione è dedicato alle dinamiche in provincia di Trapani che "hanno registrato ancora il potere mafioso saldamente nelle mani della famiglia Messina Denaro che vanta un elevato novero di suoi componenti che hanno ricoperto e ricoprono tutt'ora ruoli di assoluto rilievo all’interno dell’intera provincia mafiosa trapanese".
Analizzando i dati trasmessi dal procuratore Francesco Lo Voi - capo della Dda del distretto - la relazione prosegue: «L'azione investigativa portata avanti dalle diverse forze di polizia sotto il coordinamento della Dda, finalizzata a localizzare il latitante e a disarticolare il reticolo di protezione che consente a Matteo Messina Denaro tuttora di mantenere la latitanza e governare il territorio trapanese, ha prodotto nell’anno diversi arresti, anche vicinissimi al contesto relazionale del latitante».
"Inoltre, si sono registrate ambigue e illecite interferenze nell’attività di ricerca e localizzazione del latitante da parte di un ex politico locale coinvolto in passato in vicende mafiose e ufficiali di p.g. appartenenti a organi impegnati nell’attività di contrasto a Cosa nostra. Alcune indagini poi, hanno svelato intrecci e cointeressenze - si legge - tra il mondo imprenditoriale più vicino a Cosa nostra trapanese e il mondo della politica, con diverse indagini durante le quali sono state eseguite misure cautelari ed elevate imputazioni nei confronti di ex deputati regionali e nazionali, esponenti politici locali e canditati nelle diverse competizioni elettorali".
Nino Di Matteo, invece, rivolgendosi ai numerosi magistrati presenti in rappresentanza del Csm ha detto: «Sono certo che saprete soffocare sul nascere il pericolo di un ritorno al passato, a quegli opachi contesti nei quali trovarono terreno fertile stragi e delitti eccellenti. Spero che Palermo abbia la volontà è la capacità di continuare a rappresentare l’esempio trainante di una giurisdizione che non ha paura di estendere ai potenti il controllo di legalità», ha proseguito l’ex pubblico ministero che aveva istruito il processo Stato-mafia.
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