La Regione si avvia a porre il vincolo di interesse culturale sul brand “Targa FLORIO” proteggendo così un elemento così fortemente caratterizzante della cultura e dell’identità siciliana.
Questa mattina - con una nota congiunta a firma della Soprintendente dei Beni Culturali di Palermo, Lina Bellanca e della responsabile del procedimento, Selima Giuliano - inviata all’ACI di Palermo, si è avviata la procedura per la dichiarazione di interesse culturale della Targa Florio, manifestazione sportiva che dal 1906 porta il nome della Sicilia in tutto il mondo.
“La Targa Florio – dichiara l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà – costituisce ancora oggi a livello mondiale un riferimento immediato e diretto alla cultura e alla storia della Sicilia ed è un evento fortemente radicato nella memoria collettiva. Non si tratta solo di un marchio legato al mondo dell’automobilismo ma rappresenta la storia stessa dell’automobilismo, la sfida che un’Isola seppe lanciare al mondo intero, un’azione titanica che partendo da una terra dove anche le strade erano difficili da percorrere, ha lasciato un segno indelebile in tutto il mondo. La Targa Florio ancora oggi suggestiona, evoca ed emoziona. Basti pensare - continua l’assessore Samonà - che le grandi marche automobilistiche continuano ad utilizzare il percorso della Targa Florio per testare le loro vetture e realizzano materiale promozionale fotografando i luoghi della Targa. Riconoscere il valore del brand “Targa Florio” vincolandone l’uso è un atto necessario e dovuto ai siciliani per evitare che possa compiersi uno scippo alla nostra storia”.
“La manifestazione automobilistica e motociclistica “Targa Florio” – precisa Sergio Alessandro, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali – è stato un evento sportivo di punta nella Palermo degli anni Venti rappresentando l’aspirazione al successo e alla dimensione internazionale di una borghesia locale in ascesa. Per il suo valore storico e simbolico la Targa è stata dichiarata patrimonio storico-culturale della Regione siciliana unitamente ai circuiti storici piccolo (72 km), medio (l08 km) e grande (148 km) ed alle antiche tribune di Floriopoli, quale riconoscimento per il contributo dato alla positiva diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo. E dal 26 giugno 2009 è iscritta nel registro delle Eredità immateriali della Regione siciliana al n. 129 del libro delle celebrazioni”.
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