Il boss di Brancaccio Antonino Sacco ritorna in carcere. È questo il primo effetto del nuovo decreto legge voluto dal Ministro Bonafede. Una delle nuove norme, infatti, prevede che la magistratura di sorveglianza proceda alla tempestiva rivalutazione della concessione della detenzione domiciliare, precedentemente disposta in autonomia dai giudici, nel caso in cui si possano garantire al detenuto le cure in sicurezza in altre strutture carcerarie provviste di idonei reparti ospedalieri prontamente individuate dal Dap.
A commentare la notizia sono i parlamentari palermitani del Movimento 5 Stelle Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica: “I fatti sono la risposta migliore alle tante parole sui social di chi pensa soltanto a racimolare qualche voto spargendo paura. Si metta fine adesso ad una assurda strumentalizzazione e ad una campagna denigratoria e di fake news condotta dalla Lega e dal centrodestra anche al fine di attaccare la magistratura”.
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