"L'impennata del costo dell'energia minaccia la sopravvivenza delle nostre imprese, non solo nelle industrie a elevata intensità energetica, ma anche nei servizi". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nella premessa del Documento programmatico di bilancio che è stato inviato alla Commissione e al Parlamento europeo.
"Stiamo attraversando una fase di severa difficoltà a livello economico e sociale e di grande incertezza riguardo al contesto geopolitico. Le famiglie sono duramente colpite dal forte rialzo dell'inflazione mentre le retribuzioni crescono a un ritmo assai moderato. Si impone, pertanto, una continuazione e un rafforzamento degli aiuti a imprese e famiglie, rendendoli ancor più mirati, incisivi e differenziati", aggiunge.
"Ciò affinché le risorse di bilancio siano spese in modo oculato e, al contempo, non si creino situazioni di forte svantaggio competitivo a danno delle imprese italiane e non si aggravino la povertà e il disagio sociale" spiega. "Un approccio 'mirato' significa che, sebbene la politica di mitigazione del costo dell’energia si rivolga a tutti i cittadini e a tutte le imprese, una quota significativa delle risorse messe è volta a sostenere le fasce più deboli della popolazione e quelle imprese che si trovano in maggiore difficoltà, non potendo traslare sui prezzi i forti aumenti dei costi a fronte di una concorrenza internazionale che gode di costi dell'energia e dei materiali più contenuti".
"L'aggettivo 'temporaneo' sottolinea, invece, come il Governo assuma l'impegno a ridurre e poi eliminare gli aiuti e i tagli alle imposte non appena i prezzi del gas naturale, dell'energia e dei carburanti rientreranno verso livelli in linea con il periodo pre-crisi".
"A fine marzo, in vista della predisposizione del Programma di Stabilità 2023, il Governo rivaluterà la situazione e, se necessario, attuerà nuove misure di contrasto al caro energia, utilizzando prioritariamente eventuali entrate aggiuntive e risparmi di spesa che si manifestassero nei primi mesi dell'anno".
"La legge di bilancio per il 2023 contiene anche numerose misure di politica economica coerenti con la strategia di medio termine del Governo; misure che dotate di autonoma copertura non impatteranno negativamente sull'indebitamento netto. Ciò a testimonianza dell'impegno del Governo a conseguire un equilibrio tra sana gestione della finanza pubblica e rilancio della crescita economica in chiave sostenibile e, nella convinzione che questo possa produrre effetti positivi anche sul differenziale di rendimento sui titoli di Stato".
Fonte: Adnkronos
Fonte Immagine: MEF
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