“Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Quotidianamente migliaia di migranti arrivano a Lampedusa, nell’isola dei conigli, senza che nessuno delle forze del’ordine li blocchi prima dell’attracco”. Lo si legge nell’esposto-denuncia contro il ministro Lamorgese, presentato alla Procura della Repubblica di Agrigento dal segretario di Forza Italia Lampedusa, Rosario Costanzo e da Angela Maraventano, commissario della Lega “Salvini premier”.
La denuncia è estesa anche contro le organizzazioni umanitarie che operano in relazione al fenomeno migratorio e contro gli scafisti che organizzano gli sbarchi.
I due esponenti politici si dicono “sorpresi” che “ancora oggi in piena emergenza Covid-19 si permetta che migliaia di migranti giungano sulla terraferma e vengano a contatto con cittadini e turisti senza che siano state prima accertate le loro condizioni sanitarie ed escludere possibilità di contagio tanto più che ancora oggi mancano i dispositivi necessari e obbligatori per contrastare la diffusione del contagio Covid”.
“Ci stanno uccidendo – dicono Costanzo e Maraventano - e stanno massacrando anni di duro lavoro che i lampedusani hanno fatto per fare dell’isola un punto attrattivo per il turismo senza che lo Stato sia riuscito mai a garantire quei servizi essenziali. Adesso basta – aggiungono – è arrivato il momento che ognuno si prenda la propria responsabilità e venga fatta luce su una questione che interessa non solo Lampedusa ma anche il resto dell’Italia e dell’Europa. Non è più sopportabile – concludono – questa onda anomala di giovani tunisini che non sono profughi che ci hanno letteralmente invaso. Lampedusa non può più essere una valvola di sfogo che serve solo a chi dell’accoglienza ne fa un business”.
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