Sale la tensione e si registrano i primi episodi di insofferenza, ma dietro c’è anche una “spinta” di carattere social. Dopo il caso alla LIDL di Viale Regione (dove una quindicina pretendeva di non pagare la spesa), emergono infatti svariati gruppi Facebook che raccolgono le ansie e l’esasperazione di decine di cittadini.
Nel gruppo facebook chiamato «Noi» (che nel giro di 24 ore ha già raccolto quasi 600 iscritti, soprattutto palermitani): “Basta stare a casa, dobbiamo mangiare”. “Recupereresti lo que nos quitas” è lo slogan. Ma non è il solo gruppo: il tam tam via social e attraverso le chat sta portando alla luce anche altri gruppi, che (anche nel nome) sottolineano come bisogna avviare la “rivoluzione”.
Sulle pagine di questi gruppi spuntano proclami e video di ogni tipo, facendo leva sul momento di difficoltà ed esasperazione dei cittadini. Un sintomo evidente di come l’emergenza Coronavirus stia diventando un’emergenza anche di carattere economico e sociale. A Palermo, ad esempio, sono già un migliaio le famiglie che hanno chiesto di poter aderire al servizio di assistenza alimentare fornito da Caritas e alcune associazioni di volontariato.
Ti potrebbe interessare?
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Imbrattata facciata ministero Istruzione, manifestanti con striscione 'Bruciamo tutto'
Pubblicata il 22-11-2024 alle ore 13:47
Saronno City Hub, al via i lavori con la riqualificazione dell’Officina
Pubblicata il 22-11-2024 alle ore 13:42
Putin lancia l'Oreshnik, cosa sappiamo del nuovo missile "indistruttibile" dello zar
Pubblicata il 22-11-2024 alle ore 13:33
Londra, evacuato terminal aeroporto Gatwick per "incidente di sicurezza"
Pubblicata il 22-11-2024 alle ore 13:19
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti