Il governo ha prorogato fino al 31 dicembre l'obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Dal primo novembre stop all'obbligo vaccinale anti Covid per i medici e le professioni sanitarie. Il decreto unico approvato dal Consiglio dei ministri contiene anche misure sui rave e il carcere ostativo, oltre al rinvio al 30 dicembre dell'attuazione della riforma Cartabia. Via libera alla lista di sottosegretari e viceministri.
Le misure approvate sono state illustrate in conferenza stampa dal premier Giorgia Meloni, insieme ai ministri dell'Interno Matteo Piantedosi, della Giustizia Carlo Nordio e della Salute Orazio Schillaci. Venerdì dovrebbe tenersi un nuovo Consiglio dei ministri, per la nomina dei viceministri.
Covid-19
"È anticipata al 1 novembre la scadenza dell'obbligo di vaccinazione Covid. Questo perché il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c'è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali", ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci in conferenza stampa dopo il Cdm. "A ciò si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute".
Rispetto alla eventuale riduzione della quarantena, attualmente di 5 giorni, per i soggetti positivi al Covid, "stiamo lavorando e oggi abbiamo avuto le prime riunioni scientifiche con Istituto superiore di sanità, Aifa ed esperti. Vediamo l'evoluzione del quadro epidemiologico e ogni decisione verrà presa solo nell'interesse dei pazienti", ha detto ancora Schillaci.
"Se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire. Quanto al bollettino dei dati sul Covid, i dati sono raccolti tutti i giorni ma avere una stima settimanale dà un quadro diverso. I dati non sono secretati e sono a disposizione delle autorità competenti", ha concluso Schillaci.
Rave party
A una stretta sui rave party "ci stavano già lavorando - ha aggiunto Piantedosi -. I requisiti di necessità e urgenza nascono dal fatto che l'assenza di una normativa efficace nel nostro Paese ci rendeva particolarmente vulnerabili, come testimonia la cronaca degli ultimi anni".
Riforma Cartabia
Abbiamo "accolto il grido di dolore di Procure, gip, Corti di Appello e Procure generale nel chiedere il rinvio dell'applicazione della riforma Cartabia che comunque va nella giusta direzione", ha evidenziato ancora il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Fonte: TGCOM24
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