Ieri pomeriggio la fiaccolata partita da Piazza Vittorio Veneto per raggiungere l’edificio dell’azienda in via Cordova.
Il popolo Almaviva da anni che lotta contro l’azienda per le diverse vessazioni che i dipendenti hanno dovuto subire. Ancora una volta però non abbassano la guardia e vanno a protestare contro la delocalizzazione e le commesse limitate che mettono a rischio 2.500 posti di lavoro.
Dopo il tracollo avvenuto fra i vertici dell’azienda e i sindacati ( Slc, Cgl, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl), è stata organizzata da questi una fiaccolata in segno di protesta per i molteplici lavoratori a rischio e per riportare il mondo del call center all’origine.
Partecipi del malcontento sono stati anche il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giovanna Marano in testa al corteo.
Come ha affermato il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni Stefano Conti, se non avverranno dei miglioramenti in maniera immediata sarà organizzato uno sciopero che comprenderà l’intero corpo dei lavoratori siciliani del settore.
Ciò che i lavoratori dell’azienda stanno richiedendo è semplicemente il diritto al lavoro. Questo infatti, gli è stato negato per diversi anni in cui hanno dovuto patire tagli e decurtazioni. Il rischio infatti è che l’azienda dirotti verso l’estero lasciando a mani vuote migliaia di famiglie.
Per risorgere sarà necessario riqualificare i lavoratori ma anche fare in modo che i vertici istituzionali emanino nuove norme per tamponare la crisi che si sta attraversando ormai da anni.
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