“La Rap non si presti ad annunci che hanno il sapore di ‘dichiarazioni di distrazione di massa’. Il Consiglio di Amministrazione ha appena adottato il bilancio 2023 con la totale erosione del capitale sociale, siamo pronti pure alla proclamazione dello sciopero. Invitiamo l’Amministrazione Comunale a mantenere anche l’impegno della immediata ricapitalizzazione, a partire dal trasferimento di proprietà della sede di piazzetta Cairoli e dei Centri Comunali di Raccolta, tutti già in uso alla Rap”. Ad affermarlo sono Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia e Vincenzo Traina segretario aziendale Fit Cisl intervenendo così sulla vertenza Rap.
“Nella stessa giornata in cui il Consiglio di Amministrazione ha annunciato l’adozione della delibera di assunzione dei 106 operatori ecologici - tuona la Fit Cisl Sicilia – e ha adottato il bilancio 2023 con una perdita d’esercizio superiore al capitale sociale della società, parlare di assunzioni ha il sapore della beffa soprattutto per i 106 potenziali operatori ecologici utilmente collocati in graduatoria, che dovrebbero essere i primi ad essere assunti sul totale dei 306”.
Giordano e Traina aggiungono: “non abbiamo dubbi sul fatto che l’Amministrazione Comunale si farà carico di un urgente incontro sindacale per rinsaldare il patto che prevede anche la ricapitalizzazione della Rap, di contro attiveremo tutte le procedure a tutela dei lavoratori”.
La Fit incalza: “è chiaro a tutti che, e mente chi afferma il contrario, senza la ricapitalizzazione non si potrà dar seguito alle assunzioni degli operatori e degli altri ulteriori autisti necessari per l’espletamento dei servizi di raccolta e spazzamento e per l’avvio operativo del nuovo step di raccolta differenziata previsto per metà mese. Ma deve essere altresì chiaro a tutti che nonostante il caldo estivo cominci a pungere pesantemente, la Fit Cisl ancora una volta ha risposto responsabilmente alla proroga dell’accordo sindacale sul doppio turno di raccolta, che ricordiamo fa male ai lavoratori per l’eccessiva permanenza in servizio e fa male ai conti dell’azienda, come zelantemente rilevato dalla burocrazia comunale”.
“Facile per qualcuno non firmare l’accordo, tanto non se ne accorge nessuno, molto più sofferta la nostra decisione che, data la consistente rappresentatività tra i lavoratori, ci vede stretti nella morsa tra la mancata firma che in 48 ore metterebbe in crisi l’intera città ed il dovere di tutelare al meglio 1450 lavoratori e le loro famiglie”:
Dalla Fit Cisl concludono: “Con i fatti dimostriamo di fidarci dell’Amministrazione Comunale convinti più che mai che, se l’azienda avesse una qualificata dotazione dirigenziale ed un numero di lavoratori e mezzi proporzionati alle esigenze della città, unitamente alla necessità di una maggiore educazione ambientale dei palermitani, il problema della gestione dei rifiuti sarebbe superato. Esigiamo risposte immediate, senza ricapitalizzazione non si può dare luogo alle assunzioni e però senza assunzioni il servizio continuerà a registrare le quotidiane arcinote criticità. Bisogna rimuovere le cause e non limitarsi a lamentarsi degli effetti sul campo. Restiamo in attesa di una urgente convocazione delle parti sociali, in mancanza della quale svolgeremo il nostro lavoro a tutela dei lavoratori”.
Fonte: Cisl
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