Il governo Schifani è in pressing su Roma per evitare il disimpegno di circa 400 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione (termine 31 dicembre) con l'obiettivo di riprogrammarle per aiutare imprese e famiglie soffocate dal caro bollette.
Si tratta di fondi per i quali non ci sono obbligazioni giuridicamente vincolanti perché i progetti sui quali erano stati appostati si sono bloccati per svariati motivi: problemi burocratici, aggiornamento dei prezzi rispetto alle previsioni, lungaggini amministrative. La questione è in mano al ministro Raffaele Fitto.
Fonte: Ansa
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