Oggi, in occasione del consiglio comunale, i lavoratori Sispi saranno presenti a palazzo Comitini, dalle 11.30, in assemblea, per ribadire la loro contrarietà ai tagli sul salario del loro integrativo e per chiedere con forza le assunzioni. Lo hanno deciso oggi Fiom e Fim.
La mobilitazione continua in maniera serrata, in attesa della discussione che si aprirà tra le forze politiche sul rinnovo del contratto di servizio con Sispi. “I tempi sono stretti e l’allarme tra le lavoratrici e i lavoratori è molto alto - dichiarano i segretari generali di Fiom Cgil Palermo e Fim Cisl Palermo Trapani Francesco Foti e Antonio Nobile, assieme alle Rsu Fiom Antonio Flaccomio e Fim Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello - Vigileremo perché la discussione che si apre è molto importante per le scelte che si faranno. Non accetteremo soluzioni che danneggiano il salario dei lavoratori”. Dopo lo sciopero del 20 marzo, Fiom e Fim hanno deciso di proclamare una seconda giornata di mobilitazione per giovedì 28 marzo, con manifestazione dalle 9,30 in poi a palazzo Comitini. Il presidio per vigilare intanto continua. La delibera in discussione blocca le assunzioni e il riconoscimento delle mansioni superiori del personale, oltre a prevedere la decurtazione del 30 per cento sul contratto integrativo, a regime. Fiom e Fim, a fianco dei dipendenti, chiedono che nel contratto di servizio vengano inseriti invece un piano industriale, assunzioni per consentire il ricambio e il rinnovo del contratto integrativo. Tutte richieste “condivise” dai partiti di maggioranza e opposizione, che hanno incontrato i sindacati, ma finora non accolte. Di fatto, l’unica modifica prevista nella delibera del rinnovo dello schema di convenzione con Sispi, riguarda la durata dell’affidamento del servizio, che è stata portata da 6 a 12 anni.
“La delibera, che rischia di danneggiare irreparabilmente i dipendenti Sispi, e presto anche i dipendenti delle altre partecipate, oltre che l’intera città di Palermo, è vicinissima all’approvazione da parte del consiglio comunale – aggiungono i segretari di Fiom e Fim e le Rsu - In regime di piano di riequilibrio sono state trovate le soluzioni per aumentare le indennità di carica della giunta e i gettoni di presenza del consiglio comunale. In questa delibera invece si prevedono solo tagli scellerati degli stipendi dei lavoratori. Chiediamo che in consiglio si dia battaglia per accogliere le nostre rivendicazioni. Siamo stanchi di parole anche confortanti e di apprezzamento per i risultati conseguiti dall’azienda, che però non si traducono in nessun atto concreto”.
Fonte: Cgil Palermo
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