Presidio in corso dei lavoratori dell’azienda edile Level On, edilizia su corda, sotto la sede di via La Farina, 14. L’iniziativa è stata indetta dalla Fillea Cgil Palermo per protestare contro i ritardi continui nell’erogazione degli stipendi agli operai.
“E’una grave situazione, che i lavoratori denunciano da mesi, lamentando anche ritardi importanti nelle retribuzioni dei lavoratori. Malgrado sia stata avviata un’interlocuzione con la dirigenza di Palermo, da Roma non si sono avute risposte e i ritardi permangono. Anche il ritardo di un solo giorno è un gravissimo danno per i bilanci delle famiglie”, denunciano Vincenzo Di Vita e Andrea Manerchia per la Fillea Cgil Palermo.
Dopo le ennesime promesse non mantenute, a fine gennaio era già scattato uno sciopero, durato due giorni. L’azienda in quell’occasione aveva contattato i lavoratori per stringere un accordo secondo il quale i lavoratori ogni 15 del mese avrebbero ricevuto l’acconto e a fine mese il saldo, a fronte di un riconoscimento in più in busta paga per il sacrificio sopportato. Ma i patti alla fine non sono stati rispettati e i ritardi continuano.
Il presidio è iniziato alle 9.30. “Siamo qui con tutti i lavoratori, con fischi e bandiere, per sancire che la retribuzione e il salario sono sacri in una professione che purtroppo vive di fatica, di rischio e di pericolo, come vediamo drammaticamente in questi giorni. E la dignità dei lavoratori è ciò per cui ci battiamo ogni giorno”, aggiungono Manerchia e Di Vita.
Preoccupazioni ribadite dagli stessi lavoratori. “Siamo qui per protestare contro il nostro mancato stipendio - dice uno dei manifestanti - L’azienda si era prefissata un accordo sindacale ma il 50 per cento atteso dello stipendio di gennaio è ritardato oltre il giorno 15. Protesteremo fino a quando l’azienda non ci darà riscontri certi su quello che vorrà fare per la sede di Palermo”.
Lo sciopero proseguirà fino a quando non arriverà il saldo della retribuzione di gennaio. “Aspettiamo risposte sui tempi – aggiunge la Fillea Cgil Palermo – Purtroppo la disponibilità riscontrata a trovare una soluzione si è infranta con le difficoltà che la Level On Group ha a livello nazionale. Sappiamo che ci sono tanti operai licenziati che aspettano retribuzioni e tfr e operai non pagati”.
Fonte: Cgil Palermo
Fonte Immagine: Cgil Palermo
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