Il Mit annuncia le nuove disposizioni per trasporto ferroviario, previste dal dpcm del 14 luglio. In un comunicato si spiega che ''è consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro'' rispettando alcune regole. Mentre ''resta esclusa la possibilità di utilizzare i sedili contrapposti (faccia a faccia) nel caso in cui non sia possibile garantire permanentemente la distanza interpersonale di almeno un metro, ferma restando la possibilità di derogare a tale regola qualora i passeggeri siano conviventi nella stessa unità abitativa''.
Resta obbligatorio l’uso di mascherina e l’autocertificazione di ogni passeggero che al momento dell’acquisto del biglietto specifica: di non essere affetto da covid-19 o di non essere stato sottoposto a periodo di quarantena obbligatoria di almeno 14 giorni; di non accusare sintomi (negli ultimi 14 giorni). Il passeggero si impegna a rinunciare al viaggio e a informare l’Autorità sanitaria competente, nell’ipotesi in cui qualsiasi del predetti sintomi emergesse prima del viaggio o si verificasse entro otto giorni dall’arrivo a destinazione i servizi ferroviari utilizzati.
Inoltre la deroga al distanziamento potrà essere applicata a patto che vengano rispettate alcune regole: l’aria a bordo venga rinnovata sia mediante l’impianto di climatizzazione sia mediante l’apertura delle porte esterne alle fermate, i flussi siano verticali e siano adottate procedure al fine di garantire che le porte di salita e discesa dei viaggiatori permangano aperte durante le soste programmate nelle stazioni, nonché nel caso in cui siano adottati specifici protocolli di sicurezza sanitaria, prevedendo in particolare la misurazione, a cura del Gestore, della temperatura in stazione prima dell'accesso al treno e vietando la salita a bordo in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.
Le salite e le discese dal treno devono essere disciplinate individualmente, così come la collocazione al posto assegnato, che in nessun caso potrà essere cambiato nel corso del viaggio, al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione. Infine, le misure in vigore dal 14 luglio sono state subordinate alla presentazione di un idoneo piano organizzativo presentato da parte dei gestori.
Cts contrario a treni al 100% dei posti
La possibilità che i treni ad alta velocità tornino a viaggiare al 100% dei posti disponibili desta "molta preoccupazione". E' quanto affermano fonti del Comitato tecnico scientifico del governo sottolineando che la decisione è stata presa "senza aver ricevuto il parere del Comitato". La questione è all'ordine del giorno dell'incontro in programma giovedì prossimo a Mit:e sarà quella l'occasione, sottolineano le fonti, per esprimere una "decisa contrarietà" alla scelta fatta.
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