Ci saranno ulteriori bilanciamenti sul vaccino di AstraZeneca, con il consenso delle regioni interessate. L'obiettivo è di vaccinare il più possibile senza tenere nulla in magazzino.
Tali bilanciamenti saranno provvisori e puntano comunque - in seguito - a un recupero per il mantenimento della distribuzione di vaccini per numero di abitanti. È quanto si apprende dalla struttura commissariale di Francesco Figliuolo. A chiedere ulteriori bilanciamenti erano state alcune regioni, tra cui Veneto, Lombardia e Piemonte.
Per le Regioni che rispettano i target previsti dal Piano, e che necessitano di ulteriori dosi oltre a quelle già consegnate in virtù di un alto numero di somministrazioni, è previsto un meccanismo di 'compensazione' con l'anticipo di ulteriori dosi. È quanto prevede la struttura commissariale per l'Emergenza Covid. Per la ripartizione viene comunqie rispettata la quota parte spettante a ciascun territorio. Le dosi vengono comunque poi recuperate in seguito dalle altre regioni. A chiedere più dosi, in particolare quelle di Astrazeneca che sono meno utilizzate in alcuni territori, sono Veneto, Lombardia e Piemonte.
"Maggio è un mese di transizione, a giugno dobbiamo aprire le vaccinazioni ad altre fasce d'età e alle aziende" - ha affermato il gen. Francesco Paolo Figliuolo, durante la visita all'hub vaccinale di Marghera (Venezia). "Questo mese - ha proseguito - avremo circa 17 milio ni di dosi, siamo con una media di 450 mila dosi somministrate al giorno con punte di oltre 500 mila tra giovedì e venerdì. A giugno dobbiamo aprire ad altre fasce, alle aziende, si faranno test con classi d'età, 'warm up' con i medici aziendali per testate la bontà del sistema. Giugno deve essere il mese della svolta per dare la spallata definitiva e lasciarci indietro il periodo peggiore. Dobbiamo arrivare all'immunità di gregge, sono molto confidente che ci arriveremo tempi previsti", ha concluso.
Per il mese di giugno l'intenzione della struttura commissariale per la vaccinazione è di "dare una sorta di via libera parallela e multipla su tutte le classi di età, e aprire altri hub nelle aziende", ha aggiunto. Questa programmazione, ha precisato Figliuolo, avverrà "quando avrò la programazione certa dei vaccini in arrivo a giugno, se è coerente con le mie stime da 20 milioni di dosi in su, e una volta che saranno al sicuro gli Over 80, i fragili e gli Over 65". Il Veneto, ha quindi ricordato, "ha a disposizione altri 65 huib nelle aziende, a livello nazionale sono altri 1.000, ma comunque sono subordinati all'arrivo dei vaccini. Tra il piano vaccini cadenzato e le misure di contenimento decise dal governo, c'è stata una caduta del 50% dell'ospedalizzazione e del 40% nelle terapie intensive. Questi numeri fanno sì che la popolazione abbia fiducia e le classi produttive intercettino - ha concluso - la ripresa economica a livello mondiale".
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