Contro Omicron ci si prepara al rientro in classe dopo le vacanze natalizie. E il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per il contrasto del Covid, anticipa il piano per fronteggiare la variante e illustra lo screening nelle scuole. "Ogni Regione - spiega - metterà a punto un dispositivo e, grazie alla grande disponibilità del ministro alla Difesa, avremo il supporto dei team e dei laboratori militari". Per tutti i cittadini "terze dosi".
Lo screening nelle scuole
Prima della pausa natalizia, ricorda il generale Figliuolo, assicurando a Il Corriere della Sera che il piano contro Omicron è pronto, il personale militare ha effettuato oltre 18mila tamponi in 470 istituti scolastici. "La Difesa, che è prontamente scesa in campo sin dall'inizio della pandemia, - continua - sta attualmente impiegando a sostegno delle Regioni una parte importante delle proprie risorse di personale e di strutture specializzate, che operano in un ampio spettro di attività. Lo screening è una di queste".
Mascherine in classe
Per quanto concerne la ripresa delle lezioni e il problema mascherine nelle scuole, "il governo", sottolinea il commissario, "ha stanziato 5 milioni di euro che saranno impiegati per l'acquisto di mascherine Ffp2 da distribuire a chi svolge attività scolastiche e didattiche a favore dell'infanzia, e a chi è a contatto con alunni esonerati dall'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Sono già state svolte due riunioni propedeutiche all'acquisto delle mascherine e, insieme al ministero dell'Istruzione, si procederà a definire nel dettaglio l'esigenza".
Booster per tutti
"Siamo pronti a vaccinare tutti i cittadini che lo vorranno: ora più che mai dobbiamo ricordarci che il vaccino è l'unico sistema per proteggerci dal virus e dalle sue varianti", assicura Figliuolo. "Aumentare il numero di persone vaccinate e che hanno ricevuto il booster ci aiuterà a consolidare la barriera costruita finora con oltre 108 milioni di somministrazioni dall'inizio della campagna vaccinale", sottolinea. "Si tratta di decisioni prese a ragion veduta e coerenti con le disponibilità di dosi. Con l'apertura a quattro mesi, dal prossimo 10 gennaio, considerando le dosi attualmente disponibili e quelle che saranno distribuite nel prossimo mese, si potrà soddisfare la platea di potenziali ricettori".
Fonte: TGCOM24
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