"In città ci sono luoghi come le baraccopoli dove questo periodo di emergenza da Covid-19 è vissuto ancora in modo più complicato. Purtroppo ho dovuto ordinare a circa 2.500 famiglie, che già vivono in questa situazione di disagio, di restare nelle baracche coperte di amianto. In un ambiente, come dimostrato anche dalle statistiche, dove l'aumento di mortalità per alcune patologie è più incisivo. D’altronde, vivere in pochi metri quadrati in sei, sette, otto persone, non è facile e da Marzo in poi, con il caldo, tutto diventa più difficile. Questi cittadini hanno fatto un grande sacrificio e li ringrazio”. A dirlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca che aggiunge: “Richiamo l’attenzione di tutta la classe politica nazionale su una vicenda che ci trasciniamo da più di 100 anni, perché addirittura abbiamo in qualche zona testimonianze delle baracche del post terremoto del 1908. La maggior parte di queste abitazioni sono degli anni’30, e sono suddivise come lebbrosari nati nel centro urbano, e poi circoscritte dalle successive urbanizzazioni. Posti dove nessuno si avvicinava e la politica in passato non è intervenuta in modo concreto".
"L'Arisme - continua il Primo cittadino - l’agenzia che abbiamo creato un anno fa attraverso una legge regionale, e che ha semplificato tutti i procedimenti per il risanamento, si è fatta carico in questo periodo difficile di aiutare chi vive in baracca. Stiamo lavorando con il presidente di Arisme Macello Scurria ad una campagna di solidarietà #iorestoinbaracca, per gestire una situazione ancora più complessa in questo periodo".
"Stiamo lavorando - chiosa il Presidente Scurria - ad un piano di emergenza sanitario perché se ci fosse problema in una delle 72 baraccopoli sarebbe una situazione gravissima e si deve pianificare in tempo come agire Cerchiamo di sanificare una volta a settimana le baracche tenendoci pronti a qualsiasi evenienza che speriamo non accada mai. Abbiamo definito un’azione supplementare per questo territorio e abbiamo consegnato famiglia per famiglia le mascherine e il gel igienizzate".
"Quello che diventa importate per noi - sottolinea il Sindaco Peloritano - è il piano che si sta predisponendo per un un’eventuale evacuazione complessiva, e per questo stiamo pure individuano delle risorse nell’ambito del Pon Metro; non escludo, nel frattempo, se la situazione dovesse peggiorare di trasferire queste persone in albergo e me ne prendo la responsabilità, anche per mettere spalle al muro la classe politica regionale e nazionale. Fondamentale per la questione delle baracche è l’azione di solidarietà e denuncia avviata da diversi artisti, tra i quali Nino Frassica, per ricordare al mondo politico che ancora a Messina c’è questa vergogna, dove emerge ancora di più la drammaticità di questa situazione. Mi sento supportato dalla città, il territorio sta riscoprendo un principio di solidarietà che nel tempo si era perso, perché si agiva con la logica del ‘lebbrosario’ e quindi, mantenendo le distanze dalla questione baracche. Ora le cose stanno ambiando e devo ringraziare l’Università che già su tanti fronti si è dimostrata collaborativa e ci ha risolto problemi importanti. Lo stesso hanno fatto alcuni imprenditori tra i quali Alessandro Faranda, che si aprono al territorio e destinano parte della loro esperienza, delle loro conoscenze, e dei loro ricavi ad azioni fondamentali che servono per superare questa situazione tragica delle baracche. L’imprenditore Faranda difatti ha contattato l’attore Frassica come testimonial d’eccezione per questa iniziativa all’interno delle baracche, e non è la prima volta che si impegna in modo concreto per la città“.
"L’Amministrazione – conclude De Luca - sta facendo il possibile anche per tutte le famiglie in difficoltà economiche a Messina. Con la Family card abbiamo dato la risposta concreta a nuovi poveri causati dal Coronavirus; un progetto complessivo che ci ha visto individuare 39 milioni e 300 mila euro per azioni mirate. Di questi 20 milioni destinati alle famiglie e la differenza per un piano per le imprese che stiamo definendo con le organizzazioni di categoria. Su 20 milioni di euro, ne abbiamo destinati 8 al sostegno alimentare con 12 mila richieste di altrettanti nuclei familiari. Ci sono poi sei milioni di euro destinati per le bollette di acqua e gas per i periodi da Marzo a Giugno, e altri sei milioni di euro per dare un contributo di 280 euro mensile per pagare l'affitto dell'abitazione principale”.
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