Se vi siete accorti che il vostro mutuo offre delle condizioni non più molto vantaggiose, avete sempre la possibilità di cambiarlo ed eventualmente rivolgervi ad un’altra banca in modo da poter ottenere una maggior convenienza. Si tratta di un’opzione che spesso vale la pena prendere in considerazione, perché in molti casi cambiare mutuo può rivelarsi decisamente vantaggioso. È però bene sapere che esistono diverse possibilità: si può chiedere una rinegoziazione del proprio finanziamento, procedere con la surroga oppure con la sostituzione del mutuo.
Oggi vediamo nel dettaglio quali sono le differenze tra queste operazioni, in modo da capire quale sia la migliore a seconda dei casi.
Surroga mutuo: cos’è e come funziona
La surroga del mutuo consente di trasferire il debito residuo presso un altro istituto di credito e conviene se quest’ultimo offre delle condizioni più vantaggiose naturalmente. Si tratta di un’opzione che vale la pena prendere in considerazione perché ancora oggi si trovano diverse offerte di surroga mutuo anche online ed è quindi semplice capire se esistano delle banche in grado di garantire dei tassi migliori. È bene precisare che in questo caso non vi è alcuna spesa da sostenere: la surroga è del tutto gratuita per il mutuatario e per legge l’intera operazione deve essere conclusa dagli istituti di credito entro 30 giorni. Conviene prendere in considerazione questa possibilità se si trovano banche in grado di offrire tassi più vantaggiosi e se il proprio finanziamento è ancora giovane. Se al contrario è quasi estinto e mancano pochi mesi o anni, spesso non vale la pena procedere con la surroga.
Rinegoziazione del mutuo: cos’è e come funziona
Un’alternativa alla surroga è la rinegoziazione del mutuo, che avviene presso la medesima banca con la quale si è acceso il finanziamento. In sostanza, consiste nel prenotare un appuntamento con un operatore per stabilire delle nuove condizioni, che siano più vantaggiose. Nel corso della rinegoziazione è possibile chiedere di modificare la durata del mutuo o cambiarne la tipologia, passando da quello a tasso fisso a quello a tasso variabile ad esempio. Naturalmente, non è detto che la rinegoziazione vada a buon fine e prima di rivolgersi al proprio istituto di credito vale la pena informarsi, in modo da dimostrare la maggior convenienza dei tassi presso altre banche.
Sostituzione del mutuo: cos’è e come funziona
La sostituzione del mutuo è l’operazione più complicata e meno conveniente, in quanto prevede il cambiamento della banca ed il versamento dei costi accessori (commissioni, costi notarili, perizia, imposta sostitutiva, ecc.). Nonostante sia meno vantaggiosa delle altre, la sostituzione del mutuo presenta un vantaggio non da poco: consente infatti di modificare anche il capitale e dunque aggiungere liquidità qualora se ne avesse bisogno. Si tratta quindi di un’operazione consigliata a coloro che necessitano di denaro extra per sostenere spese non preventivate ma anche a chi ha diversi finanziamenti già attivi e vuole spalmare l’ammortamento in un arco temporale più ampio. La sostituzione è insomma un’opzione meno conveniente a livello economico, ma spesso obbligata per via delle maggiori possibilità che offre.
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