Se usi bot criptovalute e sei attento a tutto ciò che riguarda le cripto, questa notizia potrebbe interessarti per gli sviluppi che potrebbe avere da qui a qualche anno.
Dopo la morte della Regina Elisabetta II, avvenuta lo scorso 8 settembre 2022, Carlo III è stato proclamato re d’Inghilterra.
Nel suo discorso a seguito della proclamazione, Carlo III ha affermato, tra le altre cose, che seguirà le orme dell’amata madre.
Tuttavia, stando ad alcune sue affermazioni passate, potrebbe anche portare qualcosa di rivoluzionario all’Inghilterra.
Nel 2019, infatti, Carlo III – durante un suo viaggio a Berlino – incontrò una piccola folla di gente in cui uno dei presenti azzardò a chiedergli qualche considerazione in merito alla blockchain e ai bitcoin.
Quale fu la risposta di Carlo, allora Principe di Galles? Carlo si dichiarò molto interessato alla blockchain, anche se sembrava non conoscere il bitcoin, la principale delle criptovalute.
In merito a questa dichiarazione puoi trovare anche un video su YouTube, che puoi guardare a questo link.
Adesso che Carlo II è diventato re, cosa ne sarà della sua dichiarazione rilasciata nel 2019? Vediamo cosa potrebbe accadere.
Carlo III e il suo interesse per soluzioni alternative a quelle mainstream
Il re Carlo III ha mostrato sempre un forte interesse per le novità, soprattutto per quelle che riguardano le soluzioni alternative al mainstream.
Non è un segreto, per esempio, il fatto che sia da sempre un difensore della medicina alternativa. Il fatto che potesse essere considerato discutibile, non gli è mai interessato particolarmente.
Ci chiediamo, a questo punto, se il suo interesse per la blockchain sia davvero così alto da rischiare di perdere il consenso dei suoi sudditi.
In Inghilterra, infatti, la strategia politica in merito alla blockchain e alle criptovalute è aperta ma non molto permissiva.
L’Inghilterra è molto attenta all’industria cripto in Europa, anche perché la sua borsa valori ha una posizione dominante nel Continente, rispetto alle altre.
L’interesse è quindi alto ma, nello stesso tempo, lo è anche la preoccupazione per i rischi collegati alla troppa apertura dei mercati cripto a investitori spregiudicati e speculatori dilettanti, che potrebbero perdere denaro per la loro incompetenza.
E dire che, in passato, Londra è stata una delle capitali cripto in Europa. Poi, la Svizzera – molto più aperta e permissiva – ha “rubato il trono” all’Inghilterra, visto che non ha avuto nemmeno tutto questo timore per gli investitori dilettanti.
Per non parlare poi del fatto che, nel corso degli anni, il ruolo dell’Inghilterra nelle cripto si è ridotto anche a causa della nascita di altri hub cripto, come quello di Dubai.
Cosa farà, Carlo III? Cercherà di “riprendersi il trono” delle cripto? Di sicuro, l’interesse dell’UK è molto più alto per la blockchain.
Blockchain sempre più presente in Inghilterra
La risposta di Carlo III alla domanda sulla blockchain è confermata dal fatto che il Paese dimostra sempre più interesse per gli sviluppi tecnologici, ovvero per la blockchain.
È anche vero, però, che senza la criptovaluta, la blockchain non ha possibilità di avere un grande sviluppo.
Ecco perché ti dicevamo che, se utilizzi bot criptovalute per aumentare i tuoi profitti con le criptovalute, questa notizia avrebbe potuto interessarti.
Infatti, se l’interesse per la blockchain è così alto, in Inghilterra, di conseguenza il Paese dovrà avere un ruolo di importanza anche sui mercati cripto.
Certo, il potere politico di re Carlo III è minimo, quindi potrebbe non essere sufficiente a uno sviluppo della blockchain nel Paese.
Tuttavia, se il Re riuscirà a ottenere il consenso del suo popolo su questa tecnologia, allora il gioco potrebbe essere fatto.
Ma c’è una novità che fa ancora ben più sperare ed è il fatto che, prima di morire, la Regina Elisabetta II ha nominato Liz Truss come nuovo Premier.
Chi è Liz Truss? È colui che un po’ di tempo fa, in un suo tweet ufficiale, scrisse che avrebbe accolto tutto il potenziale delle criptovalute.
Vedremo a breve se Truss dimostrerà lo stesso interesse che aveva nel 2018 ma, stando alle premesse, l’Inghilterra potrebbe mettere da parte il suo scetticismo sulle cripto e aprirsi in modo molto favorevole.
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