La pandemia di coronavirus mette l'acceleratore al mercato mondiale di tablet e personal computer, che chiuderà il 2020 con un crescita del 3,3% a quota 425,7 milioni di unità. Lo prevedono gli analisti di Idc, secondo cui dal 2021 il settore tornerà a perdere terreno a causa dell'incertezza economica causata dalla crisi sanitaria.
Lo smart working e la didattica a distanza, ma anche la domanda di dispositivi per l'intrattenimento innescata dai lockdown, hanno fatto crescere la richiesta di pc e tablet nel primo semestre dell'anno e continueranno a stimolarla anche nel secondo, spiegano i ricercatori.
A fare la parte del leone sono i computer portatili, che nel 2020 registreranno consegne pari a 198,3 milioni di dispositivi.
I tablet tradizionali raggiungeranno gli 87,2 milioni di unità, cui si aggiungono 62,1 milioni di tablet con tastiera staccabile. I pc desktop totalizzeranno 72,8 milioni di consegne; le workstation 5 milioni.
Per i prossimi anni gli analisti prevedono un tasso di crescita annuale composto negativo, al -2,2%, fino al 2024, quando le consegne di pc e tablet scenderanno a 389,6 milioni di unità.
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